19 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Ricerca scientifica

Scoperta incredibile: la vista si sviluppa fino a 40 anni

Una ricerca ribalta completamente il nostro modo di concepire la vista. La corteccia visiva – e probabilmente anche altre aree cerebrali – sembrano essere molto più plastiche di quanto immaginavamo. E quindi facilmente correggibili

La vista continua a maturare fino 40 anni
La vista continua a maturare fino 40 anni Foto: Shutterstock

HAMILTON - Una nuova scoperta potrebbe ribaltare per sempre il nostro concetto di vista. Abbiamo sempre pensato che questo organo di senso maturasse nei primi anni di vita. Ma non è affatto così: scienziati canadesi hanno scoperto che continua a svilupparsi fino a quarant’anni di età.

La scoperta
Per arrivare a comprendere tutti i segreti della visione, alcuni ricercatori canadesi hanno voluto esaminare diversi campioni di tessuti cerebrali in pazienti deceduti da poco. Le persone prese in esame erano soggetti di età estremamente variabile: dai 20 agli 80 anni. Durante l’osservazione si è potuto stabilire come la corteccia visiva, ovvero la zona centrale di elaborazione che risiede nel cervello umano, continua a svilupparsi fino alla mezza età o poco meno.

In crescita continua
Dai risultati – pubblicati recentemente sul Journal of Neuroscience – si è potuto dimostrare come la corteccia visiva cerebrale raggiunge la maturità dai trenta ai quarant’anni – mediamente intorno ai 36. Il che è stata una scoperta completamente inaspettata, considerando che si è sempre creduto che raggiungesse lo stadio di maturità intorno ai cinque o sei anni. Questa scoperta, dunque, cambierà per sempre il modo in cui la scienza concepisce le varie modificazioni della vista.

Il cervello, questo sconosciuto
In realtà la scienza medica sa ancora troppo poco a riguardo e, più in generale, circa lo sviluppo e le funzioni cerebrali. «C’è un grande divario nella nostra comprensione sul funzionamento del cervello», ha dichiarato il primo ricercatore allo studio Kathryn Murphy, professore presso la McMaster University di Hamilton in Ontario (Canada). «La nostra idea di sviluppo delle aree sensoriali durante l’infanzia che poi diventano statiche fa parte della sfida. Ma non è corretto», continua Murphy.

E l’ambliopia, dunque?
I trattamenti per l’ambliopia o occhio pigro si sono fino a oggi basati sull’idea che solo i bambini avrebbero potuto beneficiare di trattamenti correttivi. Si ritiene infatti che sia impossibile correggere un problema di questo genere senza occhiali in età adulta. Secondo la medicina, infatti, una volta superata l’infanzia il cervello non sarebbe più stato in grado di rispondere alla correzione. Ma i ricercatori canadesi aprono una strada completamente nuova e anche se lo studio si è concertato alla sola corteccia visiva, i risultati suggeriscono che il nostro cervello possa essere molto più plastico di quanto abbiamo mai immaginato.