28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Contraccezione d’emergenza

Pillola dei 5 giorni dopo, è boom. Venduta una compressa ogni 2 minuti

Da quando non serve più la ricetta, si vende una pillola dei 5 giorni dopo ogni due minuti. Le vendite hanno avuto un’impennata esponenziale, con una crescita del 96% in dieci mesi. Parallelamente, però, sono diminuiti gli aborti volontari

Pillola dei 5 giorni dopo, è boom di vendite
Pillola dei 5 giorni dopo, è boom di vendite Foto: Shutterstock

ROMA – E’ boom nelle vendite della pillola dei 5 giorni dopo, favorito anche dall’aver tolto l’obbligo di ricetta medica per l’acquisto. Dal 2014 a oggi le vendite sono aumentate di ben 15 volte, con una media di una pillola venduta ogni due minuti. Allo stesso tempo, però, cala il numero di aborti.

L’impennata
Secondo i dati la pillola ‘ellaOne’ ha raggiunto il record di 660 vendite al giorno – con un totale di 200.507 pillole vendute in dieci mesi. Il ‘successo’ della pillola dei 5 giorni dopo è tuttavia anche segno che in Italia la cultura della prevenzione delle gravidanze indesiderate lascia a desiderare. La maggioranza delle pillole è stata venduta a giovani donne, che sarebbero anche le interessate delle Campagne d’informazione e sensibilizzazione all’uso degli anticoncezionali. Ma i dati parlano chiaro: tra il 2014 e il 2015 c’è stato un aumento nelle vendite del 664,2%, mentre tra il 2015 e il 2016 si è attestato sul 95,6%.

La pillola dei 5 giorni dopo
Si tratta di un contraccettivo a tutti gli effetti. Ma non serve a prevenire le gravidanze come un qualsiasi anticoncezionale, serve (e dev’essere considerato) come rimedio d’emergenza. Il suo meccanismo d’azione è quello di ritardare o inibire l’ovulazione, ma non è una pillola abortiva. Purtroppo, come i dati suggeriscono, la pillola ‘ellaOne’ è divenuta una sorta di ‘pezza’ alla cattiva abitudine di non pensare alle conseguenze di un rapporto non protetto. Si stima che in Italia si venda una pillola ‘ellaOne’ ogni due minuti.

La liberalizzazione
Un mercato in crescita e milionario (la pillola costa 26,90 euro, non rimborsabili dal SSN) vista la mole di vendite. Alimentato anche dalla liberalizzazione nell’acquisto che, dopo la decisione dell’AIFA del maggio 2015, non necessita più di ricetta medica o certificato (o test) che attesti uno stato di non gravidanza. L’obbligo resta tuttavia ancora in essere per le minorenni.
La decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco è stata presa dopo l’invito della Commissione Europea di allinearsi al resto d’Europa. L’indicazione diceva di distribuire e vendere in farmacia la pillola ‘ellOne’ senza prescrizione medica poiché ritenuta efficace e più sicura quando assunta entro le 24 ore successive (ma si può assumere fino a 120 ore dopo) al rapporto sessuale non protetto. La liberalizzazione avviene tuttavia contro il parere del Consiglio Superiore di Sanità.

Niente più imbarazzi
Se da una parte la decisione di non dover più presentare ricetta medica – o doversi recare in ospedale per ottenere la pillola – evita a molte donne il calvario e l’imbarazzo di dover giustificare la richiesta o ‘mettere in piazza’ i fatti propri, dall’altra è indice che qualcosa nel messaggio di pensare a proteggersi da una gravidanza indesiderata non è passato. Il lato positivo è comunque che sono diminuiti i ricorsi all’aborto volontario, che è sempre e comunque un evento traumatico anche per la donna. Tuttavia, anziché ricorrere ai rimedi d’emergenza sarebbe meglio prevenire e godere di una sessualità senza pensieri, né prima né dopo.