25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Salute

Una malattia misteriosa uccide un bimbo di 6 anni. Panico per il possibile diffondersi del morbo

Una malattia simile alla poliomielite causa la morte di un bambino di 6 anni negli Usa. Si tratta della mielite flaccida acuta di cui non si conosce quasi nulla e non esiste cura, né vaccino. Ora si teme si possa diffondere incontrollatamente

Un bimbo muore a 6 anni per una misteriosa malattia
Un bimbo muore a 6 anni per una misteriosa malattia Foto: Shutterstock

SEATTLE – Si chiamava Daniel Ramirez, aveva solo 6 anni e abitava a Seattle, negli Stati Uniti. La sua sfortuna è stata di contrarre una malattia misteriosa di cui si sa ben poco e per la quale non esiste né cura né vaccino. È la mielite flaccida acuta (simile alla poliomielite) che è causa di debolezza muscolare progressiva e drammatiche paralisi e altri gravi sintomi. Da circa due anni terrorizza gli Usa, dove si teme possa diffondersi incontrollatamente. E anche oltrepassare i confini e arrivare in altri Paesi, Europa compresa.

Un’evoluzione drammatica
Il piccolo Daniel ha iniziato a sentirsi male il 15 ottobre, giorno in cui è stato portato al Seattle Children’s Hospital dove è stato ricoverato. Il bimbo accusava difficoltà di parola, dolore alle articolazioni e incontinenza. All’apparenza poteva sembrare un problema digestivo, tuttavia le analisi hanno rivelato la drammatica realtà: Daniel aveva contratto una misteriosa malattia che attacca cervello e midollo spinale, di cui oggi non si sa quasi nulla. L’evoluzione è abbastanza rapida e si contraddistingue per una progressiva perdita di controllo delle funzioni corporee, fino ad arrivare alla paralisi e poi, nella maggioranza dei casi, la morte.

  • Mielite flaccida acuta (AFM, Acute Flaccid Myelitis)[1], secondo l’Osservatorio Malattie Rare «è il nome con cui viene definita una malattia rara che è tuttora circondata dal mistero. Si sa che questa condizione colpisce in modo prevalente i bambini, che è generalmente preceduta da febbre e difficoltà respiratorie e che, all’improvviso, si manifesta con una debolezza muscolare che evolve rapidamente in gravi forme di paralisi. Ciò che non si conosce della patologia è innanzitutto l’esatta causa scatenante, così come non è stata ancora individuata una valida opzione terapeutica. Intanto, nei primi sette mesi di quest’anno, gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dei casi di AFM rispetto al 2015.
    Per alcune sue caratteristiche, la mielite flaccida acuta sembra essere molto simile alla poliomielite. In generale, le persone con AFM riferiscono di una crescente debolezza che insorge in uno o più arti e che peggiora fino alla paralisi. Dall’analisi del liquido cerebrospinale dei pazienti è emerso, spesso, un alto tasso di globuli bianchi, ma non è mai stata riscontrata alcuna traccia di microrganismi patogeni.
    Secondo il rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), durante il periodo che va da gennaio a luglio di quest’anno, negli USA si sono verificati 32 nuovi casi di AFM, 25 in più rispetto agli stessi mesi del 2015. Il dato più allarmante è il brusco aumento riscontrato nel corso del trimestre maggio-giugno-luglio, in cui i casi sono stati 25 contro i 7 del quadrimestre precedente. Questa improvvisa impennata preoccupa le autorità statunitensi, che temono il ripetersi di quanto accaduto nel 2014, un anno in cui, da agosto a dicembre, sono stati registrati ben 120 casi di AFM.
    Nel frattempo, l’ambiente scientifico si sta interrogando sulle possibili cause di questa malattia. Una delle ipotesi è che a scatenare il disturbo sia l’enterovirus D68 (EV-D68). Infatti, proprio nel 2014, l’ondata di casi di AFM è arrivata in concomitanza con un’epidemia di gravi affezioni respiratorie dovute a EV-D68. Sebbene la teoria sia sotto indagine, nessun elemento certo ha finora permesso di confermare una connessione tra il virus e la mielite flaccida acuta.
    Anche la ricerca di un trattamento efficace per l’AFM è ancora in alto mare. Secondo alcuni medici, l’impiego di immunoglobuline per via endovenosa (IVIg) potrebbe dare qualche beneficio, come nel caso di specifiche malattie virali che colpiscono il sistema nervoso, mentre altri consigliano l’uso di fluoxetina. Il bisogno di una cura valida è ancora più evidente se si considera che la mielite flaccida acuta è una condizione rara ma piuttosto grave. In base ai dati forniti dal CDC, su circa 60 bambini colpiti dalla malattia, soltanto 3 hanno riportato un recupero completo».

Arrivano gli ictus
Dopo che il piccolo Daniel Ramirez era stato ricoverato, sono sopraggiunte numerose complicazioni. Si erano poi verificati due ictus, il 21 e il 27 ottobre, ma a questo punto la malattia, già fase avanzata, è divenuta incontrollabile e tutti i tentativi per salvargli la vita sono stati inutili. Il bimbo è deceduto domenica 30 ottobre. I genitori, nel disperato tentativo di salvarlo, avevano anche aperto una pagina su Facebook, dal titolo ‘GoFundMe’ Praying for Daniel Ramirez, per raccogliere fondi. Ma anche questa iniziativa non è servita a salvargli la vita, e qualche giorno dopo è apparsa la comunicazione della scomparsa del piccolo: «Ci rattrista annunciare che Daniel Ramirez è scomparso domenica 30 ottobre 2016 circondato dalla sua famiglia. Daniel Ramirez era incredibilmente dolce e si faceva amare da chiunque lo incontrasse».

[1] Fonte: Osservatorio Malattie Rare.