27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Rimedi naturali

Mirtilli: non curano le infezioni urinarie come si è sempre creduto

Fino a ieri si è sempre sostenuto che i mirtilli aiutassero le donne con recidive di infezioni urinarie. Ma un nuovo studio sembra ribaltare la teoria. Ecco perché, secondo gli scienziati, i mirtilli non possono curare cistiti & Co. Ma i dubbi sullo studio rendono discutibili le asserzioni

I mirtilli non curano le infezioni urinarie
I mirtilli non curano le infezioni urinarie Foto: Shutterstock

NEW HAVEN - Dietrofront dal punto di vista medicine naturali. I mirtilli non curerebbero le infezioni del tratto urinario come si è sempre sostenuto. Un recente studio ha infatti dimostrato che gli estratti del frutto sarebbero totalmente inutili. Ecco i risultati pubblicati sul Journal of American Medical Association.

Chi lo dice che sono utili contro le infezioni?
A sostenerlo l’efficacia del mirtillo non è solo la medicina popolare ma anche la scienza. Per decenni sono state mostrate prove in merito alla sua efficacia. Soprattutto per quanto riguarda le infezioni che si presentano nelle donne, come la cistite. Nonostante alcune prove fossero contrastanti, per anni si è sempre dato peso alla sua influenza positiva. Secondo l’editoriale pubblicato ieri nel Journal of American Medical Association, gli ultimi - e rigorosi - studi condotti in merito non dimostrano la sua efficacia. Inoltre si legge che tutti gli operatori sani che ne promuovono l’utilizzo, seppur a titolo preventivo, «stanno dando ai loro pazienti una disinformazione».

Come sono arrivati a tale conclusione
Durante lo studio sono state reclutate 185 donne suddivise in due gruppi: le prime assumevano capsule di mirtillo, nella dose di 72 mg, e le seconde un placebo. Mediamente si stima che il 29 percento delle donne presenti in ogni gruppo mostravano evidenze di laboratorio che facevano pensare a un’infezione del tratto urinario. Nel gruppo che assumeva capsule ai mirtilli si sono verificate dieci infezioni con sintomi abbastanza corposi, mentre il placebo ha evidenziato 12 casi. La differenza poco significativa fa pensare che il mirtillo non possa essere efficace in alcun modo contro le infezioni urinarie. La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health e guidata da Manisha Juthani-Mehta dell’Università di Yale.

Rivolgersi al medico è d’obbligo, però…
È chiaro che in presenza di qualsiasi patologia di questo genere è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante per comprendere quale possa essere la cura più adatta al proprio caso. È bene tuttavia sottolineare che la ricerca, benché venga considerata rigorosa, non presenta tutti i crismi essenziali a una buona valutazione. Per esempio è stato provato solo un estratto di mirtilli e non diversi tipi. Il numero di pazienti era irrisorio se si pensa che è stato suddiviso in due gruppi, inoltre c’è stato solo un controllo placebo e non un controllo con farmaci di sintesi. Quindi, il fatto che venga esplicitamente richiesto nell’editoriale di evitare prodotti al mirtillo rosso, al posto di trattamenti di provata efficacia, non regge. È indubbio che per fare asserzioni di questo genere occorre effettuare studi su larga scala, randomizzati e in doppio cieco, magari abbinati a uno studio revisionale. Insomma, come sempre, l’informazione va presa con i piedi di piombo. Nella versione on line di JAMA si possono vedere i dettagli dello studio e altre ricerche che – a loro avviso – avvalorano la tesi di non efficacia.

[1] Cranberry for Prevention of Urinary Tract Infection? Time to Move On Lindsay E. Nicolle, MD, FRCPC1 Author Affiliations Article Information JAMA. Published online October 27, 2016.  doi:10.1001/jama.2016.16140