19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Benessere

Ritorno all’ora solare, un italiano su due soffrirà di disturbi del sonno

Tra la notte del 29 e del 30 ottobre 2016 si torna all’ora solare. Come ogni anno questo passaggio lascerà degli strascichi in molte persone. Secondo un’indagine, quasi un italiano su due soffre e soffrirà di disturbi del sonno. Ma un terzo della popolazione si lamenta comunque della scarsa qualità del sonno durante tutto l’arco dell’anno

Torna l'ora solare, e con essa i disturbi del sonno per molti italiani
Torna l'ora solare, e con essa i disturbi del sonno per molti italiani Foto: Shutterstock

ROMA – Ci siamo o, meglio, ci risiamo: tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si torna all’ora solare. Si ‘dormirà’ un’ora in più, per via del ‘tirare indietro’ le lancette. Ma non per tutti questo sarà un vantaggio, dato che, secondo un’indagine condotta per conto della Philips, quasi un italiano su due soffre di disturbi del sonno legati proprio al cambio dell’ora. Ma tutti gli italiani in generale hanno un qualche motivo di lagnanza: un terzo della popolazione lamenta infatti una scarsa qualità del sonno durante tutto l’arco dell’anno – e non solo al cambio dell’ora.

I più colpiti
Secondo le stime sui disturbi del sonno, a soffrire di più il cambio dell’ora sono i giovani e le donne. Il ritorno all’ora solare, rispetto all’ora legale, causa una maggiore irritabilità, sbalzi di umore e senso di depressione, spiegano gli esperti. Tuttavia, nonostante l’alta incidenza, pochi parlano di questi disturbi con il proprio medico, e la maggior parte degli intervistati dichiara di adottare metodi curativi e preventivi intervenendo sul proprio stile di vita.

L’indagine
L’indagine sulla qualità del sonno degli italiani è stata commissionata da Philips, azienda affermata anche nel settore dell’Health Technology, alla società di ricerca Strive Insight e condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana. I dati hanno così rivelato che ben un terzo degli italiani lamenta una scarsa qualità del sonno durante tutto l’anno e il 48% degli intervistati dichiara di soffrire di disturbi del sonno in concomitanza con il cambio dell’ora.

I sintomi
I sintomi, si legge nel rapporto, sono più marcati in autunno, al ritorno dell’ora solare rispetto al passaggio all’ora legale in primavera e coinvolgono maggiormente le donne e la fascia più giovane del campione (di età compresa tra i 25 e i 34 anni). Il 56% degli intervistati presenta almeno un effetto collaterale al ritorno all’ora solare, mentre il 51% per il passaggio all’ora legale. I principali sintomi, comuni ad entrambi i cambi dell’ora, sono il calo di energie e relativo senso di stanchezza, il senso di sonnolenza durante il giorno e la difficoltà nella concentrazione. Il ritorno all’ora solare, rispetto all’ora legale, causa invece una maggiore irritabilità (il 27% vs il 19%) sbalzi di umore (il 26% vs il 20%) e senso di depressione (il 26% vs il 16%). Incidono su questi sintomi, in particolare sulla depressione, il cambiamento climatico e la riduzione delle ore di luce. Gli effetti collaterali più diffusi e legati al ritorno dell’ora solare sono: la difficoltà di risveglio al mattino per il 34% degli intervistati e la difficoltà ad addormentarsi alla sera per il 30% del campione.

Gufi e allodole
Il cambio dell’ora influisce però in modo diverso a seconda se si è dei ‘gufi’ (che hanno più una vita notturna e si alzano più tardi la mattina) o delle ‘allodole’ (che vanno a letto presto, ma si alzano di buonora). «Bisogna sottolineare che non tutti soffrono del ritorno all’ora solare – spiega Luigi Ferini-Strambi, Presidente della World Association of Sleep Medicine – La capacità di adattamento al nuovo orario dipende dal cronotipo, cioè dalla propensione a dormire in determinati orari nell’arco delle 24 ore. Col ritorno all’ora solare le persone di cronotipo gufo stanno meglio: vanno a letto tardi, dormono un’ora in più al mattino».
«Per ridurre gli effetti collaterali – aggiunge Giuseppe Insalaco, Primo Ricercatore CNR - IBIM di Palermo – è utile diluire il cambio dell’ora in modo graduale, ossia con una variazione di 10 minuti al giorno delle proprie abitudini, così da far propria la variazione di ora in una settimana dall’avvio dell’ora solare».

Notti insonni
C’è dunque chi si sente più stanco, chi nervoso o di malumore e via discorrendo. Ma c’è anche chi vive una vera e propria situazione di insonnia, decisamente più pesante. «Dalla ricerca – sottolinea Alberto Vago, Business Manager Sleep & Respiratory Care Philips Italy, Israel & Greece – emerge che il 44% degli intervistati soffre di insonnia in concomitanza di eventi particolari quali cambio dell’ora, viaggi, lavoro intenso eccetera. E’ un dato molto significativo che deve puntare i riflettori sull’importanza del sonno in quanto rappresenta uno dei pilastri fondamentali per il benessere dell’individuo. Philips, leader mondiale nella ricerca di soluzioni dedicate alla terapia del sonno ha una lunga storia di innovazione proprio per aiutare le persone a dormire meglio e a curare alcune patologie del sonno come le apnee notturne che se trascurate possono diventare molto gravi».