12 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Rimedi naturali

3 modi per usare la curcuma e sfruttare al meglio le sue proprietà

Tutti i metodi semplici e naturali per ottenere il massimo dalla curcuma e dalle sue virtù

curcuma, come usarla
curcuma, come usarla Foto: Shutterstock

La curcuma: esiste forse una spezia di cui si parla di più negli ultimi anni? Ormai conosciamo molto bene i suoi effetti benefici sulla salute umana. Ma pochi sanno quali sono i metodi migliori per sfruttare al massimo le sue virtù terapeutiche. Ecco quelli utilizzati da millenni e confermati oggi dalla scienza.

  • Una curiosità: nel libro «Sei quel che mangi» del dottor Michael Greger e Gene Stone, viene riportata una frase del 1903 da Thomas Edison: «I medici del futuro non somministreranno farmaci, ma insegneranno ai propri pazienti come curare il proprio organismo come la dieta e la prevenzione delle malattie». Purtroppo, è evidente, che i medici attuali non sono ancora così ‘avanzati’.

In pasta, con il miele a uso esterno
Chi conosce a fondo la medicina ayurvedica non rimarrà certo stupito di sentire che una delle associazioni migliori con questa spezia è proprio il miele. Ma, a differenza di quanti pensano, la pasta che deriva dalla miscelazione della curcuma con il miele può essere utilizzata efficacemente anche a livello topico. Uno studio del 2005, condotto su modello animale dai ricercatori del Department of Veterinary Surgery and Radiology della West Bengal University of Animal and Fishery Sciences di Kolkata (India), ha evidenziato come l’applicazione su ferite anche di modesta entità porti a una guarigione significativamente più veloce rispetto al gruppo di controllo. A uso esterno pare essere attiva anche contro le infezioni da Rhodotorula e la mucosite orale, tipica dei malati di cancro sottoposti a chemioterapia.

  • Sapevi che…?
    La curcuma aiuta a evitare la formazione di calcoli nella cistifellea, tuttavia, le persone che hanno già calcoli biliari potrebbero avvertire dolore durante l’assunzione poiché la curcuma ne migliora la contrazione. La conseguenza è un tentativo naturale – e quindi doloroso – di espulsione dei calcoli biliari.

In combinazione con oli vegetali
La curcumina è il principio attivo più importante della curcuma. La maggior parte degli effetti positivi sono resi possibili proprio grazie a tale sostanza. Anche il bellissimo color giallo oro viene conferito dalla pigmentazione tipica della curcumina. Tuttavia, tale principio attivo non è facilmente assimilabile dal nostro organismo. Uno degli escamotage per renderlo più attivo è quello di ricavare un estratto chiamato olio di curcuma. In realtà, per ottenerlo, si separa prima la curcumina dalla sua oleoresina, ottenendo così il 40% di olio. Un metodo molto più semplice – e casalingo – è quello di miscelare la curcuma in olio vegetale. La curcumina, infatti, è particolarmente liposolubile ma per niente idrosolubile. Aggiungendola all’acqua, quindi, non verrebbe sfruttata dal nostro organismo. In casa è dunque bene tenere un piccolo contenitore in vetro in cui avrete precedentemente miscelato la polvere di curcuma. Più la spezia sarà a contatto con l’olio, migliore sarà l’estrazione della curcumina. Un altro metodo, più veloce, è l’aggiunta di mezzo cucchiaino di curcuma a una tazzina di latte. I grassi contenuti nel latte ne miglioreranno l’assimilazione.

  • Approfondimento: troppa curcuma potrebbe avere un effetto negativo
    E’ vero: la curcuma è un antitumorale. Pare prevenire i danni al DNA e quindi anche la formazione di malattie temibili come il cancro. Ma come tutte le cose (anche salutari) l’equilibrio è d’obbligo. Troppa curcuma, infatti, potrebbe dar luogo a calcoli renali a causa dei suoi ossalati. Ciò significa che non bisognerebbe superare la dose di 50 mg al giorno. 

Pepe e tè verde
Infine, non possiamo non citare il pepe. Secondo gli ultimi studi scientifici, aggiungere una piccolissima quantità di pepe aumenterebbe fino a 20 volte la biodisponibilità della curcuma, grazie alla presenza di piperina (5% del peso totale). Il pepe, tuttavia, potrebbe non essere ben tollerato da tutti, specie chi soffre di gastrite e gastralgie. Un espediente è quello di aggiungere un po’ di polvere di tè, in sostituzione del pepe. Pare che anche le foglie di Camelia Sinensis, infatti, ne migliorino la disponibilità a livello intestinale.

[1] Int J Low Extrem Wounds. 2005 Dec;4(4):205-13. Turmeric (Curcuma longa) rhizome paste and honey show similar wound healing potential: a preclinical study in rabbits. Kundu S1, Biswas TK, Das P, Kumar S, De DK.

[2] Asian Pac J Trop Biomed. 2013 Oct;3(10):816-21. doi: 10.1016/S2221-1691(13)60161-6. Epub 2013 Sep 4. In vitro activity of natural honey alone and in combination with curcuma starch against Rhodotorula mucilaginosa in correlation with bioactive compounds and diastase activity. Ahmed M1, Djebli N, Aissat S, Khiati B, Meslem A, Bacha S.

[3] Nurs J India. 2014 Nov-Dec;105(6):258-60. Effectiveness of Indian Turmeric Powder with Honey as Complementary Therapy on Oral Mucositis : A Nursing Perspective among Cancer Patients in Mysore. Francis M, Williams S.

[4] J Agric Food Chem. 1999 Oct;47(10):4297-300. Antibacterial activity of turmeric oil: a byproduct from curcumin manufacture. Negi PS1, Jayaprakasha GK, Jagan Mohan Rao L, Sakariah KK.

[5] BMC Complement Altern Med. 2008 Sep 30;8:55. doi: 10.1186/1472-6882-8-55. Neuroprotective efficacy and therapeutic window of curcuma oil: in rat embolic stroke model. Dohare P1, Garg P, Sharma U, Jagannathan NR, Ray M.