La pillola anticoncezionale può aumentare il rischio di depressione
Le giovani donne che assumono contraccettivi ormonali sono a maggior rischio di sviluppare depressione e aver bisogno di appositi psicofarmaci. Ma le modalità di azione ancora non sono del tutto chiare

COPENHAGEN - Se non bastavano tutti gli effetti collaterali causati dai contraccettivi ormonali, quali danni epatici e vascolari, una nuova ricerca mette in luce un ulteriore rischio per la nostra salute. L’assunzione della classica pillola sembra provocare stati di depressione, specie negli adolescenti. Ecco la scoperta di alcuni scienziati danesi.
Qual è il nesso?
Secondo un recente studio esiste una stretta correlazione tra i tassi di depressione e le donne che assumono contraccettivi orali. Tuttavia, va sottolineato che i ricercatori non sono riusciti a comprenderne le modalità di azione. Le donne, si sa, sono molto più a rischio depressione rispetto agli uomini, in più il tutto sembra esacerbato quando vengono assunti farmaci che agiscono sul livello ormonale, come la pillola. Ecco quanto è emerso da un lavoro condotto dall’Università di Copenaghen.
I progestinici sul banco degli imputati
I maggiori accusati sembrano essere i farmaci a base esclusiva di progestinici, come già confermato da studi precedenti. L’attuale ricerca, pubblicata su JAMA Psychiatry, ha valutato invece i dati riferiti da oltre 1 milione di donne, dal 1995 al 2013. Tali dati sono stati forniti dal National Prescription Register o dal Psychiatric Central Research Register. Le partecipanti allo studio avevano un’età media di 24 anni e prima di assumere la pillola non avevamo mai avuto problemi di depressione o altri tipi di diagnosi psichiatriche. Inoltre, non avevano contratto forme tumorali e non soffrivano di alcuna forma di infertilità.
La differenza tra chi usava la pillola e chi no
Il 55 percento delle donne – durante gli anni di studio – hanno cominciato ad assumere contraccettivi ormonali. A differenza di chi non li aveva mai assunti, avevano quasi il doppio delle probabilità di utilizzare anche gli antidepressivi. Leggermente maggiore il rischio nelle donne che assumevano solo progestinici.
Peggio tra le adolescenti
Il rischio maggiore di contrarre forme depressive si manifestava durante l’adolescenza. Le ragazze giovani, infatti, se assumevano solo progestinici avevano 2,2 volte in più di probabilità di richiedere la prescrizione di un antidepressivo dal proprio medico curante. Tutto ciò è molto strano perché, se da un lato è vero che le donne sono più a rischio depressione rispetto agli uomini, dall’altro è anche vero che le ragazze adolescenti hanno una ridotta probabilità rispetto ai ragazzi.
Adolescenti più vulnerabili
«L’uso di contraccettivi ormonali è stato associato a un conseguente uso di antidepressivi e alla prima diagnosi di depressione in un ospedale psichiatrico tra le donne che vivono in Danimarca. Gli adolescenti sembravano essere più vulnerabili a questo rischio rispetto alle donne dai 20 ai 34 anni. Ulteriori studi sono necessari per esaminare la depressione come un potenziale effetto negativo di un contraccettivo ormonale», concludono i ricercatori.
I pro e i contro della pillola
Secondo una recente indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.D.A), in Italia le donne cominciano ad assumere la pillola leggermente più tardi: intorno ai 21 anni. Da ciò si può dedurre come ci sia un minor rischio di sviluppare la depressione, trattandosi di donne che hanno superato abbondantemente l’età adolescenziale. I motivi per cui la scelgono – secondo O.N.D.A – sono per avere un ciclo mestruale più regolare, diminuire i dolori comnseguenti e per evitare problemi cutanei come l’acne (1 donna su 4). Nonostante ciò, molte donne sono a conoscenza – e temono – i possibili effetti collaterali: infertilità, aumento di peso, ritenzione idrica, trombosi venosa e tumori.