Zika, la vagina è il serbatoio per la trasmissione sessuale del virus
Gli scienziati confermano che il virus Zika si può tramettere anche sessualmente, e la vagina femminile può fare da serbatoio o incubatore, e poi infettare anche il feto

STATI UNITI – E’ ormai confermato, il virus Zika si può trasmettere per via sessuale. E la vagina della donna può fare da serbatoio o incubatore. A sostenerlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Yale.
Dalla vagina al feto
Il feto oltre a essere infettato a causa di una puntura da parte della zanzara aedes aegypti è dunque confermato che può esserlo dopo un’infezione trasmessa sessualmente. Lo riporta la rivista Cell, su cui è stato pubblicato lo studio condotto dalla dott.ssa Akiko Iwasaki e colleghi della Yale. In questo studio, condotto su modello animale, si sono studiati gli effetti di un’infezione vaginale da virus Zika e come questa possa poi essere trasmessa al feto.
Una nicchia
«Il virus Zika sembra avere una nicchia all’interno della vagina – spiega in un comunicato l’immunobiologa Akiko Iwasaki, principale autrice dello studio – Abbiamo osservato nel nostro modello che si tratta di un luogo in cui il virus può replicarsi per un lungo periodo di tempo, e nei topi in gravidanza l’infezione vaginale può portare a infezioni del cervello del feto e a un suo deficit di crescita [la microcefalia, Nda]». Sebbene di solito i topi non contraggono il virus, si è anche osservato che Zika era in grado di sopravvivere e replicarsi nella vagina per diversi giorni, portando la dott.ssa Iwasaki a dichiarare che «Questa è la scoperta più sorprendente di questo studio».
Lo studio e i risultati
Per questo studio i ricercatori hanno utilizzato due gruppi di topi: un primo modificato geneticamente per essere vulnerabile all’infezione da Zika e un secondo gruppo normale (che non è suscettibile a essere infettato dal virus in via normale). Quando i topi normali in gravidanza sono stati infettati con Zika, il loro feto si è sviluppato più lentamente e si è trovata l’infezione nel cervello. Nel gruppo di topi femmina allevate per essere invece vulnerabili a Zika, il virus è aumentato in maniera incontrollata nel feto e ha causato aborti spontanei. «Il fatto che un virus a trasmissione sessuale possa finire nel cervello del feto è preoccupante – ha commentato Iwasaki – Ora stiamo seriamente indagando su questo fatto».
Nell’uomo
Lo studio condotto su modello animale può far ritenere che la stessa cosa possa accadere nell’uomo: d’altronde altri studi hanno supportato questa ipotesi. «Siamo prudenti circa eventuali conclusioni per quanto riguarda la trasmissione nell’essere umano a questo punto – sottolinea l’autrice – ma la vagina può essere un luogo, oltre ai testicoli, dove il virus Zika si può replicare per un periodo prolungato di tempo». Dopo i risultati di questo studio, i ricercatori intendono scoprire come si possa fermare il virus presente nella vagina. Allo stesso modo mettono in guardia dall’avere rapporti sessuali non protetti. «Questo studio aggiunge un pezzo al puzzle sulla vagina come un sito per la replicazione del virus: le secrezioni vaginali possono essere un serbatoio per il virus Zika negli esseri umani, ma questo richiede ulteriori indagini», conclude la dott.ssa Iwasaki.
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