28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Sanità

Meningite senza freni, nuovo caso di un turista in vacanza in Cilento ricoverato a Napoli

Un quarantenne bergamasco è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a Napoli con diagnosi di meningite. Era in vacanza nel Cilento. Scatta la profilassi

NAPOLI – E’ stato portato in ospedale a Napoli, e poi ricoverato per meningite, un turista bergamasco di 40 anni. L’uomo si trova in serie condizioni, tuttavia è in fase di miglioramento. Già scattate le misure di profilassi per chi è stato in contatto con il paziente.

L’esordio della malattia
La meningite, la patologia infettiva causata in questo caso dal meningococco di tipo B o C, continua a far parlare di sé. E pare continuare la sua corsa a dispetto delle misure di profilassi attuate specie dalle regioni più colpite, come la Toscana. L’ultimo caso segnalato è quello dell’uomo ricoverato ieri a Napoli dopo che aveva iniziato ad accusare alcuni sintomi rivelatori: forte dolore a un orecchio e quelli che sono del tutto simili ai sintomi influenzali. Portato in ospedale poiché la notte le condizioni sono peggiorate, la diagnosi è arrivata immediatamente: meningite, anche se per fortuna in forma lieve.

Era in vacanza
Come accennato, il quarantenne è un turista bergamasco tornato da poche settimane dal Giappone e ora in villeggiatura tra Palinuro e Pisciotta, nel Cilento – dove vi ha trascorso alcuni giorni a cavallo del Ferragosto. Dopo aver accusato i primi sintomi, e aver mostrato un peggioramento, i vicini dell’uomo hanno pensato bene di avvertire il 118 durante la notte. A seguito della chiamata è giunta sul luogo una ambulanza della ‘Cilento Emergenza’ e una medicalizzata della ‘Misericordia di Palinuro’. L’uomo, semicosciente, è stato trasportato al vicino ospedale San Luca, per essere poi trasferito all’ospedale Cotugno di Napoli per accertamenti. Ora l’uomo è ricoverato in terapia, e non sarebbe più in pericolo di vita. Tuttavia resterà in ospedale fino a che non sarà sciolta la prognosi e saranno compiuti tutti gli accertamenti del caso.

Profilassi
Come sempre avviene in questi casi, è scattata la profilassi per coloro che sono venuti in stretto contatto con il paziente. La procedura si attua per evitare che il batterio che causa la meningite possa essere trasmesso alle altre persone. Non solo parenti e/o amici, ma anche medici, infermieri e forze dell’ordine che hanno avuto a che fare con l’uomo. In ogni caso, l’Asl del Cilento avverte che è «necessario evitare allarmismi. Quella che ha colpito il turista bergamasco è una forma lieve di meningite e non c’è nessun pericolo di contaminazione».