Allarme meningite, il Ministero della Salute fa chiarezza: «La profilassi è indicata esclusivamente per i contatti stretti»
Psicosi da meningite. Sono molte le persone che temono per la propria salute e sono in dubbio se farsi vaccinare o meno. A tale proposito, il Ministero della Salute ha pubblicato un commento per fugare i dubbi
ROMA – Non si è ancora spenta l’eco dell’ultimo caso di meningite. Il 6 agosto scorso una ragazza di 22 anni è stata ricoverata a Firenze con una possibile infezione da meningite, poi confermata: la diagnosi di laboratorio ha infatti accertato che si trattava di una meningite da meningococco di gruppo B (Neisseria meningitidis).
Solo chi era lì
Secondo quanto riportato anche dall’Asl di Firenze, le precauzioni dovrebbero essere prese soltanto da chi è in qualche modo entrato in contatto con la ragazza. Per esempio, l’Asl in un comunicato stampa ha riportato una tabella con l’indicazione dei mezzi di trasporto su cui la ragazza avrebbe viaggiato. In questo caso, raccomandata la profilassi antibiotica, da assumere il prima possibile su indicazione medica, a chi ha utilizzato i mezzi nelle date indicate. Per meglio far chiarezza, in chi avesse dei dubbi o delle paure, il Ministero della Salute ritiene opportuno precisare, come già sottolineato in altre comunicazioni sui casi di malattia da meningococco B, che la profilassi è indicata esclusivamente per i contatti stretti, ossia coloro che nei 7 giorni precedenti:
- abbiano condiviso l’abitazione o un ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza) o lo stesso mezzo di trasporto per viaggi di alcune ore abbiano dormito nella stessa casa o mangiato allo stesso tavolo del malato.
- abbiano avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli) o abbiano avuto contatti ravvicinati.
- siano stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca).
- In particolare per quanto riguarda il mezzo di trasporto, considerata la bassa contagiosità della Neisseria meningitidis, la profilassi è generalmente indicata solo per tragitti di durata superiore alle 2 ore, e per i soli passeggeri che abbiano occupato posti in prossimità del caso (per es. in aereo, passeggeri che abbiano occupato la stessa fila del paziente + 3 file avanti + 3 file dietro).
Evitare la profilassi
Sempre il Ministero della Salute sottolinea che «la profilassi non è indicata in maniera indiscriminata per coloro che abbiano viaggiato sugli stessi mezzi di trasporto del caso e, comunque è solo per i viaggi che si siano verificati nei 7 giorni precedenti la comparsa dei sintomi nella ragazza, ovvero, dal 31 luglio al 7 agosto. Il Ministero, procedendo secondo una logica di massima cautela, si è attivato per richiedere un approfondimento dell’inchiesta epidemiologica all’autorità locale competente e la lista dei passeggeri che hanno viaggiato sullo stesso volo Palermo-Roma il 4 agosto (pur se di durata inferiore alle 2 ore), per l’opportuna informazione delle altre regioni di residenza di eventuali passeggeri esposti, ai fini di profilassi e sorveglianza sanitaria, e per l’ottemperanza degli obblighi informativi internazionali, come da Regolamento Sanitario Internazionale».
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