23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Cure naturali per gambe e caviglie gonfie

Gambe gonfie, i rimedi naturali per sentirle più leggere

Infusi, rimedi naturali, pediluvi alle erbe e movimento. Tutto ciò che occorre per ridurre edemi, gonfiore e ritenzione idrica

Benché sia passato anche il ferragosto, il caldo quest’anno non accenna a diminuire. E insieme a tali condizioni metereologiche possono insorgere o aumentare diversi disturbi o patologie. Il primo, in termini di diffusione, è il cosiddetto gonfiore alle gambe. I sintomi tipici sono facilmente riconoscibili: pesantezza agli arti inferiori ed edemi. Ecco dei semplici metodi e rimedi naturali per offrire un po’ di sollievo alle nostre gambe.

Perché si gonfiano le gambe?
Prima di tutto è doverosa una precisazione. Il termine ‘gonfiore’ è errato o incompleto, benché si manifestino sintomi che danno l’impressione di avere le gambe e le caviglie gonfie. Si tratta, in realtà di una stasi ematica o linfatica che produce un aumento della pressione a livello dei vasi venosi – generalmente aumentata già naturalmente nelle caviglie. Questa particolare condizione predispone al passaggio dei liquidi plasmatici verso i tessuti interstiziali. Si verifica, cioè, quello che viene chiamato comunemente edema. Questo, in sostanza, è favorito dall’accumulo di liquidi a livello cellulare e nello spazio tra le varie cellule. I capillari, quindi, divengono più permeabili favorendo l’accumulo di liquidi. Si può testare la gravità dell’edema premendo nella parte inferiore delle gambe con il pollice: più a lungo permane l’incavo, maggiore sarà la gravità dell’edema.

Le cause delle caviglie e gambe gonfie
Le cause più comuni sono la sedentarietà che, se associata al calore che svolge funzione dilatatoria, può peggiorare vistosamente il problema. Il problema si può verificare in egual misura sia nelle persone che stanno troppo sedute, sia in quelle che stanno troppo in piedi. Vi sono poi altre condizioni tipiche che predispongono al disturbo: la sindrome premestruale e la gravidanza. Infatti, livelli eccessivi di estrogeni possono aumentare il lume vasale e favorire la ritenzione di liquidi. Spesso, in associazione all’edema si verificano degli stati infiammatori che, se protratti a lungo, possono cronicizzare il problema.

Il rimedio d’emergenza: il pediluvio alle erbe
E’ il rimedio più facile e veloce da mettere in pratica. Si versa dell’acqua fredda (intorno ai 5 °C) all’interno di una bacinella. A parte si miscela un cucchiaio di sale marino integrale, o del mar morto, con alcune gocce di oli essenziali di cipresso, di arancio, ginepro e rosmarino. Quindi si versa il sale aromatizzato all’interno della bacinella e si lasciano i piedi a bagno per alcuni minuti. Meglio ancora se si ha a disposizione un idromassaggio plantare. Se non si hanno a disposizione tutti gli oli essenziali, se ne può adoperare anche solo qualcuno: favoriscono la circolazione sanguigna, riducendo la stasi venosi e la permeabilità capillare.

Usa lo stepper
È forse uno dei migliori metodi per migliorare la stasi venosa. A livello dell’arco plantare infatti, si trovano delle vere e proprie ‘pompe venose’ che permettono di funzionare come una sorta di cuore alternativo. Grazie alla pressione esercitata sul piede, infatti, il sangue presente nelle vene arriva con maggior facilità al cuore. Lo stepper, oltre a stimolare tale meccanismo, permettendo la contrazione dei muscoli delle gambe in particolare dei gemelli, che favoriscono il ritorno venoso.

Scegli l’abbigliamento giusto
Un altro fattore determinante è l’abbigliamento. Alcuni abiti, per quanto belli e alla moda, possono comprimere eccessivamente, portando a stasi linfatica. È il caso dei jeans attillati, delle pancere, dei corpetti, delle calze troppo strette. Ma anche scarpe troppo strette o troppo alte possono portare a problemi simili.

Se proprio devi guardare la Tv…
Dopo il pasto serale sarebbe meglio fare una camminata a passo moderato che, oltre a migliorare la circolazione, aiuta a ridurre la glicemia. Se proprio non puoi fare a meno della TV, però, puoi prendere alcuni accorgimenti: il primo è quello di sollevare, di tanto in tanto, i piedi sulla sedia, ponendo un piccolo cuscino su di essa. Il secondo è quello di dotarsi di una piccola cyclette da sedia in maniera da muovere le gambe pur stando fermi.

Prepara una tisana con le foglie di nocciolo
Le foglie di nocciolo sono un ottimo rimedio contro la stasi venosa, le flebiti, le emorroidi e la ritenzione di liquidi. Inoltre sembrano contrastare il colesterolo cattivo e i disturbi cardiovascolari. Per ottenere un buon effetto tonico-venoso si può preparare una tisana con rosmarino, centella asiatica, limone e, ovviamente, foglie di nocciolo. Si pone il rosmarino nell’acqua fredda e lo si porta a ebollizione per alcuni minuti. Dopodiché si spegne il fuoco, si attendono 5-6 minuti e si aggiungono la centella asiatica, le foglie di nocciolo e alcune fettine di scorza di limone biologico. Si lascia il tutto in infusione per dieci minuti, quindi si filtra e si beve più volte al giorno. Dosi e controindicazioni vanno valutate esclusivamente dal proprio medico curante.

Mangia tanti frutti di bosco
In estate è facile trovare i frutti di bosco, durante una scampagnata. Mangiane il più possibile: mirtilli, ribes e more svolge azione astringente e tonificante venosa. In alternativa, si possono adoperare anche le foglie degli stessi frutti, per un infuso dall’azione simile.

Fai un massaggio con la crema giusta
Infine, fai un auto-massaggio quotidiano, partendo dalle caviglie per arrivare fino all’inguine. Bada bene, però, che la crema che utilizzi contenga almeno tre dei seguenti ingredienti: bromelina, amamelide, ippocastano, rusco, cipresso, centella asiatica e arnica.