27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Medicina

Rischio da diabete? I cani possono fiutare gli zuccheri nel sangue

I cani possono essere addestrati a «fiutare» dal respiro della persona i livelli di glucosio nel sangue. Nel caso di rischio ipoglicemico, per esempio, possono mettere in allarme e salvare la vita dei pazienti

REGNO UNITO – Dal respiro di una persona è possibile capire quali sono in quel momento i livelli di glucosio nel sangue: una sorta di misurazione della glicemia senza l'utilizzo di mezzi invasivi. Ma, ad annusare l'alito del paziente sono i cani – appositamente addestrati – che eseguono una sorta di test della glicemia. Quando qualcosa non va, allora mettono in allarme.

Le sostanze cambiano
I ricercatori dell'Università di Cambridge hanno utilizzato una spettrometria di massa per poter distinguere la presenza di sostanze chimiche nel respiro che potrebbero variare con la modificazione dei livelli di zucchero nel sangue. Queste variazioni possono essere rilevate proprio dai cani nei pazienti con diabete di tipo 1, che sono a rischio ipoglicemia.

  • L'ipoglicemia
    Caratterizzata da improvvisi bassi livelli di zucchero nel sangue, l'ipoglicemia può causare disturbi come tremori, disorientamento e affaticamento, nonché convulsioni, perdita di coscienza fino al coma. Ecco perché, specie i pazienti con diabete, devono state molto attenti e tenere sempre sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue.

Il 'profumo' chimico
Quando sta per avvenire un repentino calo di zuccheri nel sangue, l'alito di una persona è caratterizzato da un 'profumo' chimico chiamato isoprene, hanno scoperto i ricercatori. «L'Isoprene è una delle più comuni sostanze chimiche naturali che troviamo nel respiro umano», ha spiegato il dottor Mark Evans presso dell'UC. Questa sostanza aumenta in modo evidente quando si verificano episodi di ipoglicemia.

Lo studio
Pubblicato su Diabetes Care, lo studio ha visto il coinvolgimento di otto donne con diabete di tipo 1 e un'età media di quarant'anni. Sotto sorveglianza e in condizioni controllate, i ricercatori hanno lentamente abbassato i livelli di glucosio nel sangue delle partecipanti. Dopo di che, per mezzo della spettrometria di massa, si è proceduto a distinguere la presenza di sostanze chimiche nel respiro che possono cambiare quando si modifica la glicemia. Si è così trovato che più si abbassava la glicemia più aumentavano i livelli di isoprene. «Abbiamo il sospetto che sia un sottoprodotto della produzione di colesterolo – ha sottolineato Evans – ma non è chiaro il motivo per cui i livelli di queste sostanze chimiche aumentano quando nei pazienti il livello di zucchero nel sangue si abbassa di molto».

La 'parola' ai cani
Nello studio, i cani sono stati trovati essere capaci di fiutare l'insorgenza di un episodio ipoglicemico e, di conseguenza, di impedire che i livelli di zucchero nel sangue scendano pericolosamente in basso. «Gli esseri umani non sono sensibili alla presenza di isoprene, ma i cani con il loro incredibile olfatto trovano facile identificarlo e possono essere addestrati per avvisare i loro proprietari sui livelli pericolosamente bassi di glucosio nel sangue», ha concluso Evans.