19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Salute e minacce

I batteri killer uccideranno una persona ogni tre secondi, 10 milioni all'anno

Secondo gli esperti la minaccia sempre più attuale dei superbatteri resistenti arriverà entro pochi anni a uccidere una persona ogni 3 secondi

La resistenza agli antibiotici ucciderà una persona ogni tre secondi
La resistenza agli antibiotici ucciderà una persona ogni tre secondi Foto: Shutterstock

REGNO UNITO – Le autorità sanitarie, gli esperti e un rapporto dettagliato sulla resistenza dei batteri agli antibiotici, disegna un quadro apocalittico: entro il 2050 i superbatteri uccideranno qualcuno ogni tre secondi, a meno che non si faccia qualcosa al più presto.

Molti gli interventi a rischio
Sono molti gli interventi medici che possono diventare troppo pericolosi a causa della resistenza batterica. Già solo il ricovero in ospedale è a rischio, ma si teme che possano divenire vietati interventi come il parto cesareo, la chemioterapia e altri che necessitano l’uso di antibiotici e antimicotici. Considerando un piano d’azione globale per combatter la piaga della resistenza, Lord Jim O’Neill della Camera dei Lord britannica ha detto che la situazione deve essere trattata come una «minaccia economica e di sicurezza».

Valutare prima di prescrivere
Tra le altre cose, in base alla relazione presentata dagli esperti, O’Neill propone anche che i medici siano costretti a eseguire test diagnostici sui pazienti prima di prescrivere i farmaci, piuttosto che dispensare a piene mani. Dietro a questo fenomeno è infatti esplosa la resistenza agli antibiotici: cioè la facilità con cui questi farmaci vengono prescritti e assunti dai pazienti – anche quando non vi sia una reale necessità. Nel rapporto sulla resistenza si legge che una «rapida diagnosi sarebbe in grado di ridurre l’uso di antibiotici, permettendo ai medici di sapere se un paziente ha un’infezione e se questa infezione è virale o batterica, il che significa che gli antibiotici saranno dati solo a pazienti che ne hanno bisogno».

Dieci milioni di morti
Gli esperti ribadiscono che se non si pone rimedio all’epidemia da resistenza agli antibiotici, nel 2050 si potranno contare 10 milioni di morti all’anno solo per questo. Il problema, come sottolineato da O’Neill, è che siamo «di fronte a un nemico in crescita con un arsenale in gran parte impoverito». Questo perché non vi è praticamente ricerca su nuovi farmaci antibiotici, poiché pare che lo sviluppo di questi farmaci sia ‘poco attraente’ per le case farmaceutiche. Anche l’Oms ha ribadito che questa situazione dev’essere affrontata al più presto, se non si vuole che le cose diventino incontrollabili.