17 agosto 2025
Aggiornato 16:00
Salute del cuore

Per migliorare le funzioni cardiache ci vuole la vitamina D3

Un nuovo studio mostra che la vitamina D3 migliora la funzione cardiaca, in particolare nelle persone con insufficienza cardiaca cronica

Vitamina D3 per la salute del cuore
Vitamina D3 per la salute del cuore Foto: Shutterstock

CHICAGO – Basta una dose al giorno di vitamina D3 per migliorare la funzione cardiaca, specie nelle persone affette da insufficienza cardiaca cronica, una condizione grave che spesso porta alla morte.

Un semplice rimedio
Spesso le soluzioni più semplici sono anche quelle più efficaci. Ed è il caso della vitamina D3, e lo studio condotto dal dottor Klaus Witte, i cui risultati sono stati presentati all’American College of Cardiology 65th Annual Scientific Session di Chicago. Secondo Witte, questo «è un significativo passo avanti per i pazienti. Questa è la prima prova che la vitamina D3 può migliorare la funzione del cuore delle persone con debolezza muscolare cardiaca, nota come insufficienza cardiaca. Questi risultati potrebbero fare una differenza significativa per la cura dei pazienti con scompenso cardiaco».

Una carenza spesso indotta
Il problema della vitamina D è che può essere sintetizzata soltanto con l’esposizione alla luce solare. Tuttavia, l’abitudine a uscire poco all’aperto, l’avanzare dell’età (che riduce la produzione di vitamina D) e l’uso di creme solari sono tutti fattori che compromettono i livelli di questa vitamina che, come ormai riconosciuto, fanno aumentare proprio il rischio cardiaco. Oltre a ciò, si è scoperto che i pazienti con insufficienza cardiaca hanno una carenza di vitamina D o D3.

Le prove
I ricercatori hanno coinvolto oltre 160 pazienti residenti a Leeds, nel Regno unito, che erano già sotto trattamento per insufficienza cardiaca. Questi utilizzavano trattamenti tradizionali a cura di farmaci, tra cui beta-bloccanti, ACE-inibitori e pacemaker. Suddivisi a caso i due gruppi, i partecipanti sono stati invitati ad assumere o della vitamina D3 o una compressa fittizia (placebo) per un anno. Le analisi condotte sui pazienti hanno mostrato che coloro che avevano assunto la vitamina D3, avevano anche sperimentato un miglioramento della funzione cardiaca, cosa che invece non è accaduta in coloro che avevano assunto il placebo.

Le misure
I miglioramenti nella funziona cardiaca sono stati rilevati e misurati attraverso un’ecografia cardiaca o ecocardiogramma e misurando il pompaggio del sangue, noto come frazione di eiezione. La frazione di eiezione in una persona sana è di solito tra il 60 per cento e il 70 per cento.  Mentre nei pazienti con insufficienza cardiaca, la frazione di eiezione è spesso significativamente compromessa. Nello specifico, nei partecipanti allo studio la frazione di eiezione media era del 26 per cento. I risultati dello studio hanno evidenziato un miglioramento nella frazione di eiezione dal 26 per cento al 34 per cento nei pazienti che hanno assunto la vitamina D3. Al contrario non è cambiato nulla nei pazienti del gruppo di controllo con placebo. Secondo i ricercatori, l’assunzione regolare di vitamina D3 può ridurre la necessità di essere dotati di un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), un dispositivo che rileva ritmi cardiaci irregolari pericolosi e può indurre il cuore a ripristinare un battito normale.