17 agosto 2025
Aggiornato 16:00
Approfondimento: la melissa

Le proprietà della melissa, l’ansiolitico naturale

Riduce le somatizzazioni a livello gastrico e cardiaco, combatte l’herpes, l’insonnia e aiuta i pazienti affetti da Alzheimer

La melissa è una pianta molto nota, tant’è vero che anche le persone che non utilizzano abitualmente le droghe vegetali, l’hanno assunta sotto forma di tisana o alimento almeno una volta nella propria vita. È l’erba rilassante per eccellenza, quella che prediligiamo quando abbiamo problemi digestivi o, più semplicemente, quella che scegliamo quando abbiamo voglia di un infuso caldo in compagnia di amici. In realtà la melissa ha una grande storia alle sue spalle: non a caso, non mancava mai nel formulario di Galeno, Paracelso e Boerhaave. Serapio poi affermava che «allevia le inquietudini e tristezze del cervello, principalmente quelle prodotte da umori melanconici». Ibn Sinā, il famoso medico musulmano che l’Occidente conosce con il nome di Avicenna, asseriva che «rallegra il cuore e fortifica gli spirti vitali».

  • Approfondimento: chi è era Avicenna
    E’ uno dei più grandi filosofi, religiosi e medici della storia dell’umanità. Nato a Hamadan nel 980, muore nel 1037, donando ai suoi posteriori un’infinità di conoscenze attraverso i suoi scritti. Tra i più famosi ricordiamo il Qānūn (o Canone). Da alcuni è considerato lui il vero padre della medicina. Mentre altri lo definiscono «il più famoso scienziato islamico, di tutte le razze e di tutti i tempi». La sua sapienza derivava dal fatto che per mezzo della teologia era possibile estendere la propria conoscenza della matematica, delle scienze, della geometria, della musica e persino dell’astronomia.

La preparazione più antica: l’acqua di Melissa
Il più famoso preparato a base di Melissa è l’alcolato di Melissa, altrimenti chiamato ‘‘Acqua di Melissa’’. Si tratta di una ricetta elaborata dai monaci Carmelitani che si prepara portando a ebollizione per circa cinque minuti un litro di acqua di fonte insieme a 150 grammi di foglie fresche di melissa e 60 grammi di foglie essiccate, 15 grammi di chiodi di garofano, 10 grammi di cannella, 20 grammi di scorza di limone (oggi diremmo solo quello BIO), polvere di noce moscata, coriandolo e 5 grammi di radice di angelica. Al termine della preparazione bisogna aggiungere circa 500 ml di una grappa di qualità. Si miscela bene e si invasa in contenitori in vetro. Al termine, si lascia all’esposizione solare per 21 giorni, dopo di che è pronta per il consumo (a piccole dosi). Secondo alcune teorie, la formulazione iniziale prevedeva esclusivamente l’utilizzo delle foglie di melissa. Quello che è certo è che è un ottimo rimedio contro nausea, stanchezza e disturbi neurovegetativi.

  • Approfondimento: i principi attivi della Melissa
    La melissa contiene per lo più un olio essenziale formato da aldeidi monoterpeniche (geraniale) e citronellale che conferisce il tipico sapore di citronella. Contiene anche acidi fenolici come l’acido rosmarinico, flavonoidi, triterpeni ed eterosidi di monoterpeni.

La Melissa è un ottimo antispasmodico
Una delle proprietà più importanti della Melissa è la sua azione antispasmodica che, unita a quella rilassante e carminativa, la rende un eccellente rimedio naturale contro la nevrosi gastrica. Tale patologia è contraddistinta da spasmi, dolori, distensione addominale e gonfiore causati per lo più da un problema psicosomatico. Per tale ragione è da preferire anche in caso di bulimia o altri disturbi alimentari, come la più moderna ortoressia.

Riduce la nausea, anche in gravidanza
La Melissa si è dimostrata utile nel vomito gravidico o nei casi di problemi digestivi caratterizzati da gastralgie e flatulenza. Migliora anche il flusso biliare, migliorando leggermente il livello di colesterolo ematico.

Calma le persone agitate e facilmente irritabili
Le foglie fresche di Melissa sono il rimedio principe per le persone facilmente irritabili, che somatizzano a tal punto da accusare tachicardie o eretismo cardiaco. In tal caso è da associare a biancospino e tiglio. Svolge azione rilassante a livello cardiovascolare, riducendo la pressione arteriosa e diminuendo un battito cardiaco accelerato. Ottimo a questo scopo l’infuso, in caso di distonie neurovegetative, ovvero in tutti i casi in cui preoccupazioni e ansie vengono somatizzare a livello cardiovascolare.

Aiuta a dormire meglio
Secondo una ricerca condotta nel 1990 [1] l’estratto idroalcolico di Melissa è in grado di migliorare notevolmente la qualità e la durata del sonno. È bene dire, però, che dosi elevate non sono efficaci. Lo studio, infatti, dimostrava che 3 mg per kg di peso corporeo aiutavano in caso di disturbi del sonno, mentre a 100 mg/kg non si verificava alcun effetto (né positivo né negativo).

Contro ansia e depressione
Uno studio condotto nel 2012 ha messo in evidenza le proprietà ansiolitiche e antidepressive simili alle benzodiazepine. È bene dire che, a differenza dei farmaci di sintesi, non è stato rilevato alcun effetto con la singola somministrazione, ma un’ottima efficacia con un trattamento prolungato. I ricercatori concludono che «Indipendentemente dai componenti attivi o i meccanismi d’azione, l’estratto attualmente indagato [di Melissa, Nda] supporta i precedenti studi che hanno riportato le proprietà ansiolitiche M. officinalis paragonabili a quelli di DZP [Diazepan, Nda].

La Melissa per i malati di Alzheimer
Un’altra ricerca condotta alcuni anni fa ha evidenziato come l’estratto di Melissa sia efficace nel migliorare i disturbi cognitivi nel malato di Alzheimer, dopo solo quattro mesi di trattamento. «A quattro mesi, l’estratto di Melissa officinalis ha prodotto un risultato significativamente migliore sulle funzioni cognitive rispetto al placebo. Non ci sono state differenze significative nei due gruppi in termini di effetti collaterali osservati tranne l’agitazione, che è risultata più comune nel gruppo placebo». Gli scienziati concludono che la Melissa è in grado di aiutare i pazienti affetti da moderata malattia di Alzheimer, svolgendo un effetto positivo anche sulla loro agitazione.

La cura naturale per l’herpes
I preparati in crema a base di Melissa si sono dimostrati notevolmente efficaci nel ridurre l’azione virale dell’Herpes Simplex, riducendo sia le recidive che la durata della malattia [5]. L’azione sembra resa possibile grazie alla presenza di acido rosmarinico.

Un probabile effetto antitiroideo
Diversi studi scientifici [4] hanno mostrato un’attività antitiroidea, inibendo il TSH a livello ipofisario. Gli estratti in acqua della Melissa officinalis, riducono quindi la secrezione del TSH, non influenzando T2 e T3.

Controindicazioni ed effetti collaterali
E’ sconsigliato l’uso a lungo termine nei soggetti affetti da ipotiroidismo. L’olio essenziale a dosi di 2 g/giorno può provocare rallentamento respiratorio, bradicardia e ipotensione.

Dosi
L’infuso va preparato utilizzando circa 2-3 grammi di foglie per 250 ml di acqua, due o tre volte al giorno. Gli estratti in polvere vanno assunti nella dose di 200 mg, più volte al giorno. Per la tintura madre (titolata a 65°): 45 gocce, tre volte al giorno in una piccola quantità di acqua. Quest’ultima soluzione sembra essere la più efficace.

Interazioni della Melissa con alcuni farmaci
Gli estratti di Melissa sembrano aumentare l’effetto ipnotico del pentobarbital e interagire negativamente con il Metimazolo usato per l’ipotiroidismo.

[1] Communication au congres d’Ethnopharmacologie de Metz 1990, Reveu de Phytotherapiepratique

[2] Indian J Pharmacol. 2012 Mar-Apr; 44(2): 189–192. Anxiolytic and antidepressant-like effects of Melissa officinalis (lemon balm) extract in rats: Influence of administration and gender. Adefunmilayo E. Taiwo, Franco B. Leite, Greice M. Lucena, Marilia Barros, Dâmaris Silveira, Mônica V. Silva, and Vania M. Ferreira

[3] J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2003 Jul;74(7):863-6. Melissa officinalis extract in the treatment of patients with mild to moderate Alzheimer’s disease: a double blind, randomised, placebo controlled trial. Akhondzadeh S1, Noroozian M, Mohammadi M, Ohadinia S, Jamshidi AH, Khani M.

[4] J Endocrinol Invest. 2003 Oct;26(10):950-5. In vitro assay of thyroid disruptors affecting TSH-stimulated adenylate cyclase activity. Santini F1, Vitti P, Ceccarini G, Mammoli C, Rosellini V, Pelosini C, Marsili A, Tonacchera M, Agretti P, Santoni T, Chiovato L, Pinchera A.

[5] Nat Prod Res. 2008;22(16):1433-40. doi: 10.1080/14786410802075939. Inhibitory activity of Melissa officinalis L. extract on Herpes simplex virus type 2 replication. Mazzanti G1, Battinelli L, Pompeo C, Serrilli AM, Rossi R, Sauzullo I, Mengoni F, Vullo V.