18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Contro il diabete e la glicemia alta, l’olio d’oliva

Diabete, l’olio d’oliva lo controlla riducendo la glicemia dopo i pasti

Assumere olio extravergine di oliva (EVO) è utile quasi come un farmaco, poiché tiene sotto controllo gli innalzamenti della glicemia dopo i pasti.

ROMA ─ Tenere sotto controllo il diabete di tipo 1 e la glicemia si può. Ma non si tratta di sottoporsi a chissà quale trattamento, ma semplicemente assumendo durante i pasti olio extravergine di oliva. Ecco le conclusioni di uno studio della Società italiana di diabetologia (Sid).

Il condimento giusto
Da molti anni ormai sentiamo parlare dell’olio extravergine di oliva quale elemento principe della dieta mediterranea. È infatti ritenuto un alimento salutare sotto molti aspetti. Da non ultimo, quello di avere un ruolo nel tenere a bada i picchi glicemici nei pazienti con diabete di tipo 1. Ma se funziona con chi è malato, è plausibile che lo faccia anche con chi non lo è, aiutando nella prevenzione di questa e altre malattie.

Tre diverse diete
Nello studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care si legge che i ricercatori hanno arruolato 13 pazienti con diabete di tipo 1, di cui 8 donne e 5 uomini. Tutti i partecipanti erano sotto trattamento con pompa da insulina e soggetti al monitoraggio continuo della glicemia con un sensore portatile. I pazienti sono poi stati suddivisi a caso in tre gruppi, a cui è stata assegnata una diversa dieta: una a basso Indice glicemico (IG) con pasta, lenticchie, pane integrale, mela; e una ad alto Indice glicemico con riso, pane bianco, banana. Le due diverse diete sono poi state somministrate ai tre gruppi differenziandole per il contenuto di grassi: una povera di grassi, una ricca di grassi saturi (burro) e una ricca di grassi monoinsaturi da olio extravergine d’oliva.

Gli effetti sul diabete
Come i ricercatori si aspettavano, i pasti ad alto Indice glicemico hanno causato un maggiore e anticipato aumento della glicemia, rispetto a quelli a basso Indice glicemico. Ma la sorpresa è arrivata analizzando gli effetti dei grassi contenuti nelle tre diverse varianti. Nei pasti ad alto Indice glicemico, infatti, la sola aggiunta di olio d’oliva extravergine riduceva il picco glicemico post-prandiale, che si osservava invece negli altri due pasti: quello a ridotto contenuto di grassi e quello con il burro. «Uno o due cucchiai di olio extravergine di oliva ai pasti ─ conclude Gabriele Riccardi, past president della Sid ─ possono aiutare a moderare la glicemia senza dover limitare eccessivamente gli alimenti che contengono carboidrati, anche quelli come pane, riso, polenta e patate che hanno un Indice glicemico più elevato».

APPROFONDISCI - Cos’è l’Indice glicemico
Il cosiddetto Indice Glicemico (IG o GI, in inglese) in un alimento (in genere carboidrati) è la sua capacità di alzare i livelli di glicemia nel sangue dopo la sua assunzione. L’Indice glicemico in generale è invece la misura della velocità con cui la glicemia nel sangue aumenta dopo un pasto con 50 grammi di carboidrati.