12 ottobre 2025
Aggiornato 05:30
La scoperta dell’università di Manchester

I miele può salvarti la vita

Un nuovo miele medicale usato nel Regno Unito sembra capace di debellare anche patogeni mortali. Lo studio apre le porte a ulteriori metodi di cura, peraltro naturali, che permettono di trattare una vasta gamma di infezioni superficiali.

MANCHESTER ─ Il titolo potrebbe apparire un’esagerazione. Invece è proprio vero: il miele, in alcuni casi può davvero salvare la vita. Specie se questa è stata minacciata da patogeni potenzialmente mortali. È il caso di alcuni parassiti che, una volta insidiatosi nel nostro corpo, possono provocare malattie gravi e persino la morte. L’incredibile scoperta di alcuni scienziati della Gran Bretagna.

Il miele medicinale che può distruggere il Fusarium
È un patogeno di cui si parla davvero poco, ma che può essere così pericoloso da causarne cecità o morte. Si chiama Fusarium ed essere attaccati non è poi così difficile: si trova comunemente nel terreno, specie nelle radici o nei tuberi in decomposizione. Sembra, tra le altre cose, che produca micotossine molto pericolose per l’uomo. Tuttavia, l’utilizzo di un particolare miele medicinale chiamato Surgihoney sembra essere in grado di eliminare il fungo che causa la morte.

  • Approfondimento: non tutti i patogeni vengono per nuocere
    Secondo una ricerca pubblicata su Environmental Microbiology [1] il Fusarium oxysporum svolge un’attività antagonista dei microorganismi patogeni del suolo.

Diverse concentrazioni, ottimi risultati
Durante lo studio sono state adoperate diverse concentrazioni di Surgihoney per comprendere qual era il dosaggio ottimale per distruggere il fungo Fusarium. Dai risultati è emerso che anche le concentrazioni più basse sono state in grado di distruggere il fungo Fusarium.

  • Appronfondimento: cos’è il Surgihoney?
    Si tratta di un miele comprendente molecole contenenti ossigeno e chimicamente reattive. Numerosi studi hanno dimostrato che è in grado di distruggere una vasta gamma di microrganismi, specie quelli antibiotico-resistenti. È attivo anche contro MRSA, Escherichia coli e la Pseudomonas aeruginosa. Nel Regno Unito viene prescritto per curare ferite difficili come le ulcere a gambe e piedi, ustioni, piaghe da decubito eccetera. Sembra possa essere il primo passo per combattere la resistenza agli antibiotici.

I pericoli delle ferite croniche
Il 60-80 per cento delle malattie infettive da funghi sono causate da piccole ferite che possono cronicizzarsi, e che permettono l’entrata di patogeni attraverso la lacerazione cutanea. I biofilm (strati di microrganismi) che si formano all’interno, aggravano l’infezione ritardandone la guarigione. «Attraverso la mia ricerca ho voluto mostrare il potenziale del miele come un agente di guarigione per rompere questi biofilm e in tal modo aumentare il processo di guarigione. Quello che ho trovato sorprendente è che il miele effettivamente funziona meglio di alcuni antimicotici,» spiega Zain Habib Alhindi, studente di ricerca presso l’Università di Manchester.

Nuove speranze per il futuro?
Lo studio apre le porte a ulteriori metodi di cura – peraltro naturali – che permettono di trattare una vasta gamma di infezioni superficiali.

[1] Environ Microbiol. 2008 Jul;10(7):1725-41. doi: 10.1111/j.1462-2920.2008.01594.x. Epub 2007 Apr 4. Bacterial ectosymbionts and virulence silencing in a Fusarium oxysporum strain. Minerdi D1, Moretti M, Gilardi G, Barberio C, Gullino ML, Garibaldi A.