27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Le donne sono più facili a farsi contagiare dagli sbadigli

Donne più a rischio «contagio» da sbadiglio

Ricercatori italiani scoprono che lo sbadiglio è contagioso soprattutto per le donne, rispetto agli uomini

PISA ─ Far sbadigliare una donna è più facile di quel che si crede. E non perché è più facile che si annoi, ma perché è più a rischio «contagio». I curiosi risultati di uno studio dell’Università di Pisa.

Tutti contagiati
Lo sbadiglio è contagioso. Questo lo sappiamo tutti, dato che sarà capitato a chiunque di ritrovarsi a sbadigliare dopo averlo visto fare a un’altra persona. Ma quello che più stupisce è che le donne sono più inclini a esserne contagiate, tanto che in certi casi basta loro pensare a uno sbadiglio o vederlo fare in foto che, automaticamente, sbadigliano anche loro.

Sbadiglia anche tu
Lo studio pubblicato sulla rivista Open Science, della Royal Society, è durato cinque anni, durante i quali il team di ricercatori ha passato il tempo a osservare di nascosto più di mille attacchi di sbadiglio nelle persone in diverse situazioni: nelle stazioni dei treni, in aeroporti e per strada. Dopo aver escluso eventuali fonti confondenti, i ricercatori hanno scoperto che le persone in generale hanno maggiori probabilità di essere contagiate dagli sbadigli da parte di amici, familiari o colleghi di lavoro, rispetto a quelli di sconosciuti.

Donne più contagiabili
Secondo la dott.ssa Elisabetta Palagi e colleghi, le donne hanno maggiori probabilità di essere contagiate dagli sbadigli degli altri perché sono più empatiche e in sintonia con le emozioni altrui. Per arrivare a definire «da contagio» uno sbadiglio, hanno sottolineato i ricercatori, questo doveva avvenire entro massimo tre minuti dal primo. Se lo sbadiglio avveniva invece dopo un intervallo di cinque minuti dopo che un’altra persona aveva sbadigliato prima, allora era considerato spontaneo, e non appunto da contagio.

Comunicazione inconscia
Lo sbadigliare insieme ad altri, secondo i ricercatori, può essere una forma di comunicazione inconscia sottile. Per esempio, racconta la dott. Palagi al Toronto Star, quando si è in compagnia, dopo cena, e qualcuno inizia a sbadigliare e poi tutti gli altri lo seguono, allora è segno che è ora di andare a nanna.