29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Unioni civili tra omosessuali, il parere dello psichiatra

Coppie gay, sarebbero un vantaggio per i figli?

Le unioni civili per le coppie gay e la stepchild adoption, dopo le proposte del DDL Cirinną, stanno animando la vita politica alla Camera e i dibattiti tra le persone. Ma secondo lo psichiatra Cucchi: «l’omosessualitą dei genitori č un vantaggio per i figli e li rende pił empatici»

ROMA ─ Prima ancora di sapere cosa si deciderà alla Camera, riguardo le proposte del DDL Cirinnà riguardo alle unioni civili e la stepchild adoption, la domanda potrebbe essere: le coppie gay, sarebbero un vantaggio o un problema per i figli?

Lo psichiatra non ha dubbi
Secondo il dott. Michele Cucchi, direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, i vantaggi ci sono, eccome. «Le coppie gay non sono diverse per affidabilità dalle coppie etero ─ spiega lo psichiatra Cucchi ─ Questo lo dice la scienza. Aver affrontato situazioni difficili lungo la nostra vita ci rende più empatici e più predisposti ad ascoltare l’altro».

«Le unioni civili vanno promosse»
«Le unioni civili vanno promosse per tutelare i diritti delle persone che ora sono in balia degli eventi – sottolinea lo psichiatra Michele Cucchi ─ Avere paura di dare anche a loro questi diritti è una scelta culturale o la risposta naturale alla paura di ciò che non si conosce bene? Forse bisognerebbe chiederlo a Salvini. Ci sono molti studi che suggeriscono che aver sofferto molto durante la vita o aver affrontato situazioni difficili ci renda più empatici e più predisposti ad ascoltare l’altro. In questo l’omosessualità dà grandi vantaggi».

Qualità dei rapporti
«I dati circa la qualità dei rapporti fra coppie omo dopo la riproduzione assistita ci dicono che è la qualità è buona anche dopo l’esperienza della genitorialità ─ prosegue Cucchi ─ I numeri di circa trent’anni di ricerca dimostrano come i figli di coppie non etero crescano resilienti, in salute psicofisica e sociale, nonostante lo stigma e potenziali condizioni socio-economiche non ottimali. In Italia esiste molta sensibilità, molta cultura e molto rispetto per le differenze, l’integrazione e la società. Oggi credo che tutte queste informazioni, fatti e punti di vista ci debbano far riflettere su cosa sia veramente la genitorialità, cosa sia l’amore e come possano essere fatte evolvere le relazioni e le famiglie, che sono sempre progetti in divenire, in crescita e trasformazione. Non ci sono evidenze per pensare che la coppia omo o non etero che sia, sia un punto di partenza sfavorevole nella corsa verso la felicità».