11 dicembre 2024
Aggiornato 01:00
Tutto quello che c’è da sapere sull’acidità di stomaco, bruciore o pir

Acidità di stomaco: sintomi, cause e rimedi naturali

Cos’è l’acidità di stomaco o pirosi, i sintomi, le cause, la diagnosi, le cure tradizionali, le cure e i rimedi naturali

1. Che cos’è l’acidità di stomaco?
L’acidità di stomaco, detta anche bruciore o pirosi, è una fastidiosa sensazione di un qualcosa che appunto brucia all’interno dello stomaco e nel petto. Spesso si accompagna a reflusso gastroesofageo con rigurgiti di acido che arrivano fino in gola. Si ritiene sia un disturbo dell’apparato digerente che può avere natura occasionale o cronica. Può anche nascondere altre patologie, come per esempio il cancro dell’esofago o allo stomaco.

2. Quali sono le cause dell’acidità di stomaco
Le cause possono essere diverse, sia per la natura del disturbo che della persona.

I principali imputati di causare bruciore di stomaco sono

  • L’alimentazione. Cibi piccanti, molto conditi, pesanti, fritti, acidi possono tutti causare acidità o bruciore di stomaco. Altre cause sono il mangiare tardi la sera e i pasti abbondanti.
  • Il bere. Anche le bevande possono far scatenare l’acidità di stomaco. In particolare le bibite gassate, il caffè e le bevande alcoliche ─ specie se assunte la sera.
  • Il vizio del fumo. Tra i diversi e numerosi seri danni che causa il fumo, vi è anche quello di influire anche sul formarsi dell’acidità di stomaco. In più, può danneggiare il cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago, favorendo la risalita dell’acido.
  • Sovrappeso e obesità. L’essere sovrappeso mette a dura prova la tenuta del cardias, che può così far passare acido dallo stomaco all’esofago.
  • Lo stress. Anche lo stress fa la sua parte. Danneggia la funzione digestiva e favorisce la produzione eccessiva di acidi (o succhi) gastrici.
  • La sedentarietà. La mancanza di movimento, specie dopo i pasti serali, può favorire il bruciore di stomaco.
  • I vestiti. Abiti troppo stretti, che premono sullo stomaco, possono favorire l’acidità.
  • I farmaci. Anche certi farmaci, come gli antidolorifici e i FANS possono causare acidità di stomaco. Questi farmaci, come l’Aspirina, dovrebbero essere sempre assunti a stomaco pieno.
  • La gravidanza. L’essere incinta è una condizione che favorisce la comparsa dell’acidità di stomaco. Questo è dovuto principalmente alla produzione di progesterone durante il primo trimestre, che rilassa la muscolatura ─ e perciò anche il cardias. Verso la fine della gravidanza è dovuta alla compressione sullo stomaco esercitata dall’utero.

3. Quali sono i sintomi dell’acidità di stomaco?
I sintomi più comuni, e facilmente identificabili sono

  • Una sensazione di bruciore che s’irradia nello stomaco e risale nello sterno e fino all’esofago.
  • Rigurgito acido. Il bruciore può arrivare anche fino alla gola, specie quando accompagnato rigurgito acido gastroesofageo. Si avverte un tipico sapore amaro e bruciante.
  • Acidità notturna. L’acidità spesso si presenta di notte, facendo svegliare. Si può provare sia dolore allo stomaco che la classica sensazione di bruciore che risale all’esofago.
  • Crampi addominali e aerofagia. Non di rado, alla sensazione di bruciore si accompagnano gonfiore, eruttazioni, flatulenza.

4. Cosa può causare in più l’acidità di stomaco?
Oltre ai sintomi più comuni il bruciore di stomaco, specie se ricorrente, può causare

  • Stanchezza e spossatezza. Dovute sia al fastidio che alla eventuale mancanza di sonno derivata dai risvegli notturni.
  • Malessere generale. L’acidità di stomaco può a lungo andare causare malessere, irritabilità, ansia e abbassamento della qualità della vita.

5. Come si ottiene una diagnosi?
La diagnosi di acidità di stomaco è presto fatta: se si provano i sintomi, si è interessati da questa condizione. Come accennato, può essere occasionale ─ e dunque non destare preoccupazione ─ o ripetitiva (2 o più volte a settimana). Nel secondo caso, specie se assume caratteristiche rilevanti, allora è bene rivolgersi al medico per accertare o escludere la presenza di altre patologie sottostanti.

6. Quali sono le cure per l’acidità di stomaco?
Quando non siano presenti altre patologie, più che di cure si può parlare di trattamenti sintomatici.

Tra le cure tradizionali o farmacologiche ci sono

  • I farmaci antiacido. Sono farmaci con azione alcalinizzante che agiscono sull’acidità stessa (spesso a base di Sali di alluminio). Altri sono gli inibitori della pompa protonica, la proteina responsabile della secrezione di acido cloridrico nello stomaco.
  • Gli antistaminici. Farmaci che si usano nel trattamento dell’ulcera peptica e del reflusso gastroesofageo. Agiscono sui recettori H2.
  • Stimolanti dei recettori delle prostaglandine. Agiscono sulla secrezione degli acidi e proteggono la mucosa gastrica.

Tra i rimedi naturali troviamo

  • Il limone. Per quanto possa sembrare strano, dato che il limone è «acido», quando assunto, il suo succo nello stomaco si trasforma in carbonato di potassio, che combatte l’acidità di stomaco. Un po’ di succo bevuto dopo i pasti o all’occorrenza farà bene il suo lavoro.
  • Argilla. Anche l’argilla è in grado di neutralizzare gli acidi in eccesso. Si fanno sciogliere uno o due cucchiaini in mezzo bicchiere di acqua calda (non bollente) e si assume all’occorrenza.
  • Bicarbonato. Il bicarbonato di sodio è un noto rimedio antiacido. Da mezzo cucchiaino a uno in mezzo bicchiere d’acqua dopo i pasti o all’occorrenza.
  • Latte. Classico rimedio della nonna, bere un bicchiere di latte tiepido aiuta a neutralizzare gli acidi gastrici (adatto anche in gravidanza).
  • Latte di mandorle. Anche il latte di mandorle ha un’azione antiacido.
  • Finocchio. Un decotto di semi di finocchio o masticarli dopo il pranzo aiuta a combattere l’infiammazione e ridurre i gas intestinali e l’aerofagia.