26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Una speranza per tutti i pazienti in attesa di trapianto

Sviluppato il fegato artificiale

Un team di scienziati indiani è riuscito a sviluppare il primo fegato artificiale funzionante, una vera rivoluzione

BANGALORE – E’ il sogno di ogni scienziato: poter scoprire o creare qualcosa che cambierà la vita di molti pazienti. Ed è quello che è successo ad alcuni ricercatori di Bangalore (India), la cui scoperta – ci auguriamo – salverà al vita di molte persone.

Basta con la dialisi epatica

Sono tre gli scienziati di Bangalore che sono riusciti a mettere a punto dei tessuti artificiali che sono in grado di svolgere mansioni identiche al fegato umano. L’incredibile scoperta potrebbe essere anche una valida alternativa alla dialisi del fegato, utilizzata normalmente in caso di insufficienza epatica o grave intossicazione.

Tutto ha avuto inizio nel 2009
La ricerca non è stata affatto semplice, tant’è vero che è iniziata nel 2009 ed è stata condotta dai dottori Arun Chandru, Abdullah Chand e Sivarajan T, tutti e tre sono scienziati senior del Pandorum Technologies di Bangalore. Un giorno il fegato da loro creato potrebbe sostituire quello umano consentendo trapianti senza dover attendere la disponibilità di un donatore.

Vere cellule epatiche
Durante il processo di creazione sono state utilizzate delle cellule epatiche incapsulate in idrogel. Sono quindi state stampate con una Bio-stampante 3D. La coltivazione delle cellule in idrogel ha replicato quasi fedelmente le condizioni del fegato in cui normalmente vivono. Tali cellule riuscivano a vivere benissimo anche fuori dal corpo umano per un mese.

Stesse funzioni del fegato umano
Il tessuto epatico da loro creato riesce ad avere la stessa struttura e funzionalità di quello vero.Può quindi produrre albumina, fibrinogeno, transferrina, ferritina, urea e colesterolo. Ma anche immagazzinare il grasso e secernere enzimi responsabili del metabolismo e disintossicazione. «Il tessuto che abbiamo sviluppato ha 10 milioni di cellule e può essere utilizzato principalmente nella ricerca medica che ha innanzitutto a che fare con modelli di malattia, studiando gli effetti delle radiazioni», spiega Chandru.

Una fonte inesauribile di denaro
Funzionando come un fegato vero, può essere utilizzato anche per lo studio e realizzazioni di farmaci per il fegato. I tre scienziati sono ora in trattative con l’industria farmaceutica specializzata in farmaci specifici per il fegato. Stiamo parlando di un mercato di miliardi di dollari.