25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Procedure mediche a rischio

Alzheimer, ora si potrebbe trasmettere da persona a persona

Una nuova ricerca suggerisce l’esistenza di un precursore di una proteina anomala, che causa la malattia di Alzheimer, che si potrebbe trasmettere da persona a persona attraverso alcune procedure mediche o chirurgiche

LONDRA – La malattia di Alzheimer si può trasmettere? Una domanda la cui risposta si potrebbe non voler sentire. Malgrado ciò, secondo un nuovo studio dell’University College di Londra, pare esista una proteina anomala, che causa l’Alzheimer, che si può trasmettere da persona a persona in seguito a procedure mediche o chirurgiche.

Come «mucca pazza»
Al pari della trasmissione che avviene con il prione della malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD), detta anche «mucca pazza», c’è una proteina anomala che causa la malattia di Alzheimer che viene trasportata da un precursore, o «seme». Per cui può accadere che una persona, prima sana, sviluppi la terribile malattia degenerativa. Queste le conclusioni di uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, in cui gli autori specificano tuttavia che, al momento, non significherebbe che l’Alzheimer è contagioso.

Qualcuno è scettico
Circa le conclusioni del prof. John Collinge e colleghi, alcuni esperti sono scettici e non ritengono che la malattia possa essere in qualche modo indotta, o trasmessa. Tuttavia, gli esami condotti su un piccolo gruppo di persone infettate dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD) per mezzo di derivati umani dell’ormone della crescita, hanno mostrato che nel loro cervello (una volta deceduti) erano presenti degli accumuli di proteina beta-amiloide, nota per essere implicata proprio nell’Alzheimer. La presenza di questi depositi ha sorpreso i ricercatori, dato che le persone erano morte in età relativamente giovane. Da questo, gli autori hanno concluso che una spiegazione plausibile per questo accumulo è che i semi di beta-amiloide sono stati trasmessi insieme ai prioni mortali della malattia di Creutzfeldt-Jakob.

Niente allarmi
«Non credo che ci debba essere alcun allarme – sottolinea Collinge in un comunicato – […] Questo è semplicemente un riferimento all’induzione di questa patologia nel cervello dopo le iniezioni di estratti di tessuto». Nonostante ciò, vale la pena approfondire per scoprire se questi «semi» trasmessi attraverso procedure mediche possano in qualche modo germogliare e causare questa e altre possibili malattie incurabili.