29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Consumi alimentari

L'addio alla dieta mediterranea rende gli italiani più vulnerabili

Lo sottolinea la Coldiretti nel ricordare che nella stagione invernale (dicembre, gennaio e febbraio) gli italiani hanno tagliato di circa il 4% gli acquisti di verdura e frutta come kiwi, arance, mandarini e clementine particolarmente importanti nella prevenzione per l'elevato contenuto in vitamina C

ROMA - Il colpo di coda dell'inverno con il ritorno del maltempo preoccupa in una stagione in cui l'influenza ha già colpito 5,3 milioni di italiani con un aumento del 15 per cento rispetto allo scorso anno (4,6 milioni), anche per il crollo del consumo di ortofrutta provocato dalla crisi. Lo sottolinea la Coldiretti nel ricordare che nella stagione invernale (dicembre, gennaio e febbraio) gli italiani hanno tagliato di circa il 4% gli acquisti di verdura e frutta come kiwi, arance, mandarini e clementine particolarmente importanti nella prevenzione per l'elevato contenuto in vitamina C. I pericoli - sottolinea la Coldiretti - non sono peraltro finiti con circa 60mila italiani a rischio per i virus intestinali che, con gli sbalzi termici di questi giorni, trovano l'habitat ideale per moltiplicarsi e diffondersi, secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università' degli Studi di Milano.

EFFETTI ANCHE SULLA SALUTE - Le difficoltà economiche - rileva la Coldiretti - hanno provocato un profondo cambiamento degli stili di vita degli italiani a partire dall'alimentazione con effetti anche sulla salute. Si registra un pericoloso abbandono dei principi base della dieta mediterranea che è universalmente conosciuta come importante nella prevenzione delle malattie, da quelle di stagione a quelle cardiovascolari fino ai tumori. Un elisir di lunga vita che combatte l'invecchiamento e che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.