La carne magra protegge il cuore
Consumata ogni giorno riduce il colesterolo del 10%. L'effetto ottenuto sarebbe del tutto paragonabile a quello garantito dalle diete attualmente consigliate per proteggere cuore e vasi sanguigni. Sapori in cucina, è questione di abbinamenti
ROMA - Anche la carne può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo «cattivo», purché sia magra. La notizia arriva dalla Pennsylvania State University (University Park, Stati Uniti), dove Penny Kris-Etherton e colleghi hanno dimostrato che 100-150 grammi di carne magra al giorno riducono il colesterolo totale e quello «cattivo» del 10%. Lo studio che ha portato a questa conclusione sarà pubblicato sul prossimo numero dello American Journal of Clinical Nutrition.
Benefici per la salute del cuore - Gli autori della ricerca hanno istruito 36 individui con livelli di colesterolo moderatamente elevati, di età compresa tra i 30 e i 65 anni, a seguire per 5 settimane regimi alimentari caratterizzati da diverse dosi quotidiane di carne. Ne è emerso, spiega Kris-Etherton che «la carne magra ricca di nutrienti può essere inclusa in una dieta salutare per il cuore che migliori i fattori di rischio cardiovascolare». L'effetto ottenuto sarebbe del tutto paragonabile a quello garantito dalle diete attualmente consigliate per proteggere cuore e vasi sanguigni. Secondo Shalene McNeill, direttore esecutivo dell'associazione dei produttori di carne statunitensi, «questa ricerca si aggiunge alle prove che dimostrano che è possibile includere la carne nella dieta quotidiana e ottenere benefici per la salute del cuore».
Sapori in cucina, è questione di abbinamenti - Svelate le basi chimiche del differente gusto della cucina asiatica rispetto a quella occidentale. Secondo quanto riportato sulle pagine di Nature da un gruppo di ricercatori inglesi e statunitensi, i cuochi orientali evitano l'abbinamento tra ingredienti che contengono gli stessi sapori, pratica diffusa nell'America del Nord e nell'Europa Occidentale.
Gli autori dello studio hanno costruito una mappa dei 1021 sapori contenuti in 381 ingredienti e, successivamente, hanno analizzato la composizione di 56.498 ricette caratteristiche di diverse culture. Ne è emerso che i piatti tipici del Nord America e dell'Europa occidentale contengono ingredienti caratterizzati dagli stessi sapori e che proprio nell'America del Nord il 74,4% dei piatti si basa su 13 elementi fondamentali, tra cui burro, latte e uova. Al contrario, nell'Europa del Sud e, soprattutto, in Oriente, tanto più due ingredienti condividono gli stessi sapori, tanto meno frequentemente sono utilizzati nella stessa ricetta. Secondo i ricercatori «questa ricerca apre nuove strade verso la comprensione delle pratiche culinarie».
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