26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Istituto Superiore di Sanità

Al via nuovo studio clinico con farmaci cellulari contro i tumori

Messi a punto presso i laboratori FaBioCell dell’ISS, contro il melanoma, le neoplasie della testa e del collo, alcuni linfomi e il cancro al collo dell’utero

ROMA - Cellule prelevate dal sangue dei pazienti e trattate in laboratorio in modo da divenire farmaci e vaccini terapeutici contro il melanoma in stato avanzato e contro il carcinoma superficiale della testa e del collo. E’ questa in sintesi la sperimentazione coordinata dall’ISS e avviata presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, in collaborazione con l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI, Roma), grazie alla produzione di farmaci cellulari da parte di FaBioCell, l’ «officina farmaceutica» dell’ISS.

«Questa sperimentazione nasce contro il melanoma ma può essere utilizzata anche per altre neoplasie – dichiara Enrico Garaci, Presidente dell’ISS - Utilizzare cellule autologhe del sangue per innescare una risposta immunitaria capace di agire contro il tumore rappresenta una frontiera avanzata della ricerca contro il cancro perché significa lavorare per costruire una medicina misurata sul profilo biologico del paziente. Abbiamo messo a punto questa officina di farmaci biologici, FaBioCell, un laboratorio tra i più avanzati d'Europa, per lavorare in questa direzione».

Lo scopo è quello di sviluppare farmaci paziente-specifici. Il punto di partenza è costituito dalle cellule dendritiche umane (DC), le cellule cioè che innescano la risposta immune, che vengono generate mediante un metodo originale, brevettato dall’ISS, di coltivazione di cellule del sangue autologhe, ovvero del paziente stesso, con interferone (IFN) alfa, citochina che stimola i processi immunitari. Le cellule così ottenute, designate IFN-DC, inducono una forte risposta immunologica in grado di tradursi in una potenziale risposta terapeutica contro il tumore.

«Questo primo studio clinico con IFN-DC – spiega Enrico Proietti, ricercatore dell’ISS tra i responsabili della sperimentazione - prevede la produzione di queste cellule a partire dalla raccolta, mediante aferesi (una particolare tecnica di prelievo), dei monociti del paziente e il loro differenziamento in vitro in cellule dendritiche. Il prodotto cellulare così ottenuto sarà congelato in diverse fiale e inoculato a diversi intervalli di tempo direttamente nella lesione tumorale del paziente stesso. Il trattamento con IFN-DC sarà abbinato a quello di un chemioterapico (dacarbazina) che avrà la funzione di aumentare la visibilità delle cellule tumorali al sistema immunitario e permettere alle IFN-DC di trovare in loco gli antigeni necessari per innescare una potente risposta antitumorale».

Lo studio prevede di arruolare 10 pazienti con melanoma cutaneo disseminato per sottoporli a 6 cicli di trattamento combinato. Il primo giorno sarà somministrata la dacarbazina (una infusione endovena della durata di circa 30 minuti), il giorno successivo, il vaccino cellulare sarà iniettato direttamente dentro la lesione tumorale. Questo ciclo sarà ripetuto ogni tre settimane per 6 volte. Altri 10 pazienti con carcinoma superficiale della testa e del collo saranno sottoposti allo stesso trattamento. In questo caso il chemioterapico sarà la ciclofosfamide e verrà dato con modalità simili al precedente.

Ulteriori studi clinici di vaccinazione tumorale con IFN-DC sono in fase di allestimento contro alcuni tipi di linfoma e contro il carcinoma della cervice uterina.

Che cos’è FaBioCell

Negli ultimi anni gli sviluppi delle ricerche nel campo dell’immunologia e delle biotecnologie hanno aperto nuovi orizzonti nella lotta contro i tumori. Una attenzione considerevole si è concentrata sui possibili vantaggi dell’uso di farmaci cellulari e vaccini terapeutici, che attualmente, rappresentano una frontiera avanzata nella lotta contro queste patologie. Tuttavia, le sperimentazioni cliniche con tali farmaci sono limitate, in quanto per la loro produzione sono necessarie «officine farmaceutiche» complesse in grado garantire i requisiti di qualità e sicurezza richiesti dalla normativa vigente (Direttiva 2001/20/CE, DL 211 del 24 giugno 2003).

Il 22/02/2011 FaBioCell, «officina farmaceutica» dell’Istituto Superiore di Sanità, ha ottenuto dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) il decreto di autorizzazione alla produzione di farmaci cellulari per sperimentazioni cliniche.

L’iniziativa di promuovere la realizzazione del progetto FaBioCell parte dalla ventennale esperienza di ricerca nel settore dell’immunoterapia dei tumori da parte di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS, guidati da Filippo Belardelli, Direttore scientifico di FaBioCell. Le ricerche precliniche del gruppo hanno prodotto protocolli originali di generazione di cellule dendritiche e strategie innovative per lo sviluppo di vaccini cellulari e di terapie combinate per l’immunoterapia dei tumori.

Oltre alle cellule suddette, quelle ottenute da cellule del sangue autologhe, FaBioCell sarà in grado di produrre altre tipologie di cellule, quali linfociti o cellule staminali, per terapie su base immunologica. Inoltre, FaBioCell intende realizzare anche studi clinici di particolare rilevanza basati su terapie cellulari antitumorali promossi da altre strutture in ambito sia nazionale, sia internazionale.