20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Reazioni. «Blocco» della pillola abortiva RU486

Ru486, Avvenire: Il cinismo di chi non vuole capire

Francesco Ognibene nell'editoriale del giornale dei Vescovi: «Senato responsabile, ha fermato clandestinità riabilitata»

ROMA - «Il Parlamento ha finalmente reagito mostrando di volersi riappropriare della sua funzione di rappresentanza della volontà popolare e ha deciso di chiedere al governo una parola chiara sulla discutibilissima compatibilità della Ru486 con ciò che dispone la legge 194». Francesco Ognibene nell'editoriale su Avvenire dal titolo «Il cinismo di chi non vuole capire», commenta con favore lo stop imposto ieri dal Senato alla commercializzazione della pillola abortiva.

«L'aborto chimico - scrive Avvenire - è una procedura lunga e dolorosa, un metodo brutale per mettere fine con le proprie mani a quella vita che germoglia nel grembo, fino all'umiliazione di di fare tutto da sè e di vedere quel poco che resta di una vita che poteva essere... la clandestinità riabilitata. E' questo che dovremmo vedere introdotto in Italia col placet di uno Stato neutrale? O non è bene reagire e ragionare per esigere civilmente che ci si accorga della 'banalità del male'... A questo orrore - sottolinea Ognibene - il Senato ha responsabilmente detto no reggendo un formidabile urto politico, mediatico e culturale».

Avvenire infatti non ha apprezzato le reazioni dell'opposizione che hanno parlato di decisione «cinica e insensata, di forzatura e addirittura di gioco scandaloso» e nell'editoriale conclude chiedendo se «la pillola abortiva è davvero un bene per le donne o è solo un sistema illusoriamente sbrigativo per chiudere la 'pratica' aborto senza disturbare fingendo che sia una pratica sanitaria come tante?«