«Osservatore romano» insiste: Ru486 non deresponsabilizzi medici
Professor Sicard: «Non è aborto facile, serve controllo rigido»
CITTA' DEL VATICANO - L'Osservatore romano' torna a criticare la Ru486. Lo fa per bocca del medico francese Didier Sicard, che precisa: «Personalmente non sono un militante contro la Ru486». Ma - in un articolo di prima pagina intitolato Un vero e proprio aborto apparentemente facile - mette in guardia: «Si tratta dunque di un vero e proprio aborto che giustifica un controllo medico estremamente rigido».
CONTRACCEZIONE TARDIVA - Il ricorso alla pillola appena liberalizzata dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) «appare così come una sorta di contraccezione tardiva e non come un vero e proprio aborto. Una donna che esiterebbe ad abortire può essere tentata di ricorrervi grazie alla sua apparente facilità di impiego», scrive il professore emerito di Medicina interna Università di Paris Descartes Presidente d'onore del Comitato consultivo francese di etica.
ABORTO DECISIONE GRAVE - «Personalmente non sono un militante contro la Ru486. Credo semplicemente che si tratti di un procedimento abortivo più complesso di quanto sembri. La sua apparente facilità di impiego rischia di far dimenticare che l'aborto rimane una decisione grave non priva di rischi. La Ru486 trasferisce alla sola responsabilità apparente della donna una decisione che spesso i medici non desiderano prendere».