29 marzo 2024
Aggiornato 15:30

Nuova influenza: aumentano casi, ma in Europa no rischi

Oms aggiorna bilancio, proseguono quarantene in Cina

PARIGI - Sono 1.419 i casi confermati di influenza A nel mondo, trenta dei quali mortali. Lo ha annunciato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), rivedendo verso l'alto il suo bilancio, in precedenza fermo a 26 decessi e 1.124 contagi.

L'agenzia delle Nazioni Unite ha inoltre comunicato l'invio di 2,4 milioni di antivirali a 72 Paesi, fra i quali il Messico. Il Paese latino-Casi aumentano, ma americano, il più colpito dall'epidemia, ha riferito di 64 nuovi casi accertati: il totale dei contagi è dunque salito a 840 pazienti. Il presidente messicano Felipe Calderon si è impegnato a rimettere il paese in piedi, con la riapertura degli esercizi commerciali e delle scuole.

Negli Stati Uniti il numero dei casi confermati è aumentato a 403, cioè 115 più di ieri: 38 su 50 gli stati colpiti. Oggi è stato inoltre confermato un caso in Guatemala. L'Oms ha detto di «non riscontrare per il momento una trasmissione in seno a una popolazione» in Europa allo stesso livello di quello osservato negli Stati Uniti e in Messico, anche se l'organizzazione segue da molto vicino la situazione in Spagna e nel Regno Unito.

Il Canada ha registrato un totale di 140 persone contagiate, con la conferma (ieri) di 41 nuovi pazienti e la comparsa del primo caso «grave». In Spagna, il Paese più colpito del Vecchio Continente, il numero di casi accertati è schizzato a 73, rispetto ai 57 di ieri. Oggi è stato confermato un nuovo caso anche nel Regno Unito (28 in totale), un nono in Germania e un quinto in Italia. Sempre quattro i casi accrtati in Francia.

Almeno quattro cittadini statunitensi sono stati messi in quarantena in Cina e una ventina di canadesi restano isolati nel nordest del Paese. Settanta messicani, messi in quarantina negli ultimi giorni in molte città cinesi, sono in fase di rimpatrio. Circa 300 persone restano confinate in un albergo di Hong Kong.

Mosca ha sospeso le importazioni di prodotti suini britannici, dopo aver vietato le importazioni provenienti dalla Spagna, dalle province canadesi e dagli Stati Uniti. In Messico, secondo il ministero delle Finanze, il nuovo virus avrà un costo stimato in 2,3 miliardi di dollari.