28 marzo 2024
Aggiornato 20:00

Palagiano (Idv): e adesso chi pagherà le colpe della Legge 40?

ROMA - «Chi fino a ieri non ha fatto altro che tessere le lodi alla Legge 40, dopo la sentenza della Consulta, sarà costretto a farsi un esame di coscienza e valutare se sia davvero il caso di continuare a rappresentare gli interessi e i diritti delle donne italiane in Parlamento». Con queste dure parole interviene ancora Antonio Palagiano, Capogruppo Idv in Commissione Affari Sociali in riferimento alla sentenza della Consulta che boccia parzialmente, ma nei punti chiave, la legge italiana sulla pma.

«Come saranno ripagate - dei danni economici, derivanti dall’alto costo del cosiddetto turismo riproduttivo (basta pensare che dall’entrata in vigore della legge è quadruplicato il numero delle coppie che con la speranza di concepire un figlio si sono recate all'estero), e fisici, causati dal bombardamento ormonale voluto dalla Legge 40 - le coppie e le donne italiane che in questi anni hanno cercato di avere un figlio grazie alla fecondazione assistita?»

«A mio avviso – conclude Palagiano - esistono solo due modi, a questo punto, di risarcire queste donne: varare finalmente una buona legge in materia di pma e soprattutto fare in modo che i vertici istituzionali che rappresentano la Salute Pubblica italiana e che continuano a difendere la Legge 40 si facciano da parte per essere sostituiti da uomini che abbiano pieno rispetto per la libertà di scelta individuale e per la salute della donna prima che dell’embrione».