20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Centrodestra

Giorgia Meloni agli alleati: «Sui candidati alle regionali i patti si mantengono»

La leader di Fratelli d'Italia: «Per noi il candidato Presidente in Puglia è Raffaele Fitto. Centrodestra? Ci stiamo parlando, sono molto ottimista sul futuro della coalizione»

Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Raffaele Fitto
Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Raffaele Fitto Foto: ANSA

ROMA - «Non credo che verrà rimesso in discussione l'accordo per i candidati alle prossime elezioni regionali. Penso che i patti si mantengano, su questo mi pare di aver dato riprova con Fratelli D'Italia della serietà con la quale rispettiamo i patti. Penso che il centrodestra in questi anni non abbia mai potuto lamentarsi di Fratelli D'Italia. Come io, da persona di destra, sono sempre stata decisa sul tema della parola data, mi aspetto che pure gli altri siano rispettosi della parola data, che per me è una cosa seria. Non credo, quindi, che ci saranno problemi rispetto al fatto che ci saranno due candidati presidenti di Fratelli D'Italia, uno in Puglia e uno nelle Marche». Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a Start su Sky TG24.

Fitto candidato autorevole

«Il nome che abbiamo fatto per la Puglia è Raffaele Fitto - prosegue Meloni -. È una candidatura di estrema autorevolezza, parliamo attualmente del co-presidente della famiglia dei Conservatori Europei, cioè di una persona che, non solo a livello italiano, ma anche a livello europeo gode di estremo rispetto da parte di tutto il mondo conservatore». Il vertice di centrodestra non ci sarà questa settimana ma «ci stiamo parlando, sono molto ottimista sul futuro della coalizione».

Prescrizione? Spero Renzi vada fino in fondo

«Spero Renzi vada fino in fondo» sul suo no alla riforma della prescrizione proposta dal ministro Alfonso Bonafede, «io penso che puoi mettere mano alla prescrizione se i tempi della giustizia sono celeri e certi, altrimenti solo con la norma sulla prescrizione è lo sfascio dello stato di diritto, si rischia di avere gente assolta al primo grado di giudizio che poi sta a processo a vita. Il pacchetto Annibali? Vediamo qual è il pacchetto definitivo» ha risposto Meloni.

Procedura contro Orban perchè difende sovranità nazionale

«Da noi Viktor Orbán viene sempre raccontato come una specie di mostro, ma segnalo che è capo di stato di un Paese nel quale è stato riconfermato con libere e democratiche elezioni con oltre il 50% dei consensi, con percentuali che da noi non si vedono. La procedura che l'Unione Europea ha aperto nei confronti di Viktor Orbán l'ha aperta perché il Parlamento Europeo è indispettito dal fatto che Orban sia uno dei capi di Governo che ritengono che stare in Europa non significhi rinunciare alla propria sovranità e che, quindi, difende la sua sovranità al cospetto di un'Unione Europea che sembra un po' troppo lesiva delle libertà degli stati nazionali. Quella è gente che ha combattuto l'Unione Sovietica».

Elezioni suppletive? Chiediamo rispetto par condicio

Quella per le suppletive a Roma «è una campagna elettorale nella quale i contendenti rischiamo di non poter competere ad armi pari. Non è mai accaduto che un ministro in carica si candidasse e questo comporta che possa usare strumenti che altri non hanno: nello specifico dispone di 400 nomine che deve fare il governo, la possibilità di promettere ogni giorno qualcosa e c'è un problema di violazione della per condicio». Lo ha detto la leader di fratelli d'Italia Giorgia Meloni presentando la candidatura del centrodestra di Maurizio Leo al collegio di Roma centro per le suppletive alla Camera. «Chiediamo - ha osservato - l'applicazione della par condicio: ogni volta che si vede lui in televisione devono vedersi anche gli altri 7. Chiedo ai membri della vigilanza di occuparsi di questa materia, sarebbe sgradevole. Pretendiamo il rispetto delle regole e che non esistano figli e figliastri per la democrazia italiana».