Milano non snobba il 25 aprile, in 70mila in piazza Duomo
Il Sindaco del capoluogo lombado, Beppe Sala: «Liberazione conquista tragica, mai darla per scontata»
MILANO - Milano non snobba il 25 aprile e porta in strada, calcola l'Anpi, «70mila persone» il giorno del 74esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. «Le risposte più belle alle provocazioni sono le piazze piene di italiani che difendono la libertà e la democrazia», ha detto il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti. In città la vigilia della festa era stata macchiata dal blitz dei tifosi della Lazio che ieri hanno esposto uno striscione inneggiante a Benito Mussolini in zona piazzale Loreto. «La Liberazione - ha messo in guardia il sindaco di Milano, Beppe Sala - è stata una conquista tragica, darla per scontata nel mondo moderno è l'ultima cosa che bisogna fare».
Dal palchetto di piazza Duomo il numero uno di Palazzo Marino ha attaccato «quei politici dalla memoria corta che mostrano indifferenza, o peggio disprezzo, verso il 25 Aprile: voi offendete la democrazia», ha detto il sindaco. Per poi prendersela direttamente con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Non penso che voglia essere dalla parte dei nostalgici - ha detto Sala - ma non va bene neanche snobbare il 25 aprile» volando in Sicilia, a Corleone, per inaugurare un commissariato.
Il corteo milanese, nonostante il ponte e la costante pioggia leggera, ha attirato secondo l'Anpi 70mila persone e tra i «tantissimi» cittadini comuni e politici di varia estrazione anche sindacalisti, come Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, e uomini dello spettacolo, Pif e Fabio Fazio fra tutti.
Presente al corteo anche il sottosegretario agli Affari regionali, Stefano Buffagni, milanese doc e volto storico del Movimento 5 stelle lombardo. Unico rappresentante del governo in marcia: «Io sono qui, quindi il governo è presente: mi pare un segnale molto chiaro», ha detto ai cronisti provando a chiudere le polemiche sulla più che scarna presenza dei membri dell'esecutivo a Milano. «La festa è di tutti e non vogliamo che qualcuno se ne appropri perché mi sembrerebbe una strumentalizzazione», ha tagliato corto l'esponente pentastellato.
«La grande risposta di Milano» - copyright Roberto Cenati, dell'Anpi - è stata disturbata, come da triste tradizione, dalla contestazione alla Brigata ebraica, insultata da militanti con bandiere della Palestina: «Assassini, assassini», hanno urlato contro la delegazione della Brigata ebraica che ha risposto intonando 'Bella ciao'. Vivace, invece, la presenza di un gruppetto nutrito di italiani di seconda generazione, che hanno manifestato dietro un significativo striscione: «Nuovi italiani, nuovi partigiani».
- 26/04/2019 Gino Strada : «Salvini è un fascista e spero si tolga dai c...»
- 25/04/2019 Fico: «Il fascismo è stato uno schifo»
- 25/04/2019 25 Aprile, Mattarella: «Fu un secondo Risorgimento per il nostro popolo»
- 24/04/2019 Salvini: «Il Paese non l'hanno liberato solo i comunisti, il 25 Aprile è la Festa di tutti»