23 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Rimedi naturali

L'olio di canapa fa sparire le crisi epilettiche incurabili

Una madre utilizza con successo l’olio di cannabis (o di semi di canapa) riuscendo a fermare le crisi epilettiche del proprio bambino, che ne era colpito fino a 20 volte al giorno. L’incredibile storia di una madre che ha trovato il modo di curare una forma di epilessia definita incurabile

Olio di Canapa pare sia efficace contro le crisi epilettiche
Olio di Canapa pare sia efficace contro le crisi epilettiche Foto: Shutterstock

IRLANDA – Un bambino irlandese di 3 anni di nome Tristan era preda di crisi epilettiche che lo tormentavano fino a 20 volte al giorno. Una specie di inferno, per lui e per i suoi genitori. La forma di epilessia era stata definita dai medici incurabile. Ma la madre, con la forza che contraddistingue tutte le mamme del mondo, non si è data per vinta è ha trovato da sé la soluzione.

Incurabile
La diagnosi infausta per il piccolo Tristan Cahalane di Dunmanway nel West Cork (Irlanda) è giunta quasi subito, dato che fin dalla tenera età di 5 mesi è stato tormentato da violente crisi epilettiche, a causa della cosiddetta Sindrome di Dravet, una grave e incurabile forma di epilessia. La mamma Yvonne, però, non si è data per vinta e ha cercato un’alternativa ai farmaci prescritti per la malattia che avevano già provocato nel bimbo numerosi problemi neurologici e cognitivi che hanno influito sulla capacità di parlare, sul movimento, sul comportamento e anche sull’appetito.

La speranza
A seguito di ricerche su possibili trattamenti alternativi, la mamma di Tristan ha scoperto l’olio di canapa. Così, nel dicembre 2015, i due si sono trasferiti in Colorado (Usa) per iniziare il trattamento con l’olio di cannabis e la speranza di riuscire almeno ad alleviare i sintomi debilitanti. Fin dai primi giorni di trattamento, il piccolo Tristan ha mostrato positivi cambiamenti, che hanno convinto la mamma Yvonne che probabilmente la decisione di partire era stata giusta. Dall’inizio della cura, infatti, Tristan non ha più avuto crisi epilettiche (ormai da tre mesi a questa parte). Non ha neanche più avuto bisogno dei farmaci (sia per la cura che per le crisi) e neanche di ossigeno. Dei farmaci che assumeva, ne ha già eliminati tre, mentre si sta avviando a eliminare anche il quarto. Questo non era mai accaduto, dato che ogni volta che si era cercato di togliere qualche farmaco quando era ancora in Irlanda, il bimbo finiva sempre per essere ricoverato in ospedale.

È rinato
Da quando ha iniziato la cura per via orale con l’olio di cannabis il piccolo Tristan sembra essere rinato. «Tristan era improvvisamente in grado di stabilire un contatto visivo ed è diventato più attento – spiega all’Irish Examiner la mamma Yvonne – Ha iniziato a balbettare, ripetere i suoni, e a dire parole nuove. Tutto ciò era scomparso dall’inizio delle ondate di crisi epilettiche violente il maggio scorso, quando ha smesso di parlare del tutto». Ma i progressi non si sono fermati al linguaggio, come racconta la mamma «Durante la seconda settimana ha cominciato a essere più fermo sui piedi, e non cadeva più dopo pochi passi, aveva acquisito stabilità. Riusciva anche a sedersi senza aiuto e ha cominciato a calciare un pallone».

Ora va meglio ma…
Come confermato dalla mamma, anche le crisi epilettiche sono diminuite subito, fin dai primi giorni di cura. Arrivando alla dose ottimale per il piccolo, le crisi sono scomparse nella misura del 99 per cento. La madre racconta che la personalità di Tristan sta ora iniziando a emergere dalla fitta nebbia delle convulsioni che l’aveva avvolto. I due sono felici e «l’ospedale e i medici che hanno in cura per Tristan sono meravigliosi», sottolinea Yvonne. Ma le cose, se qui vanno bene, quando il piccolo tornerà in Irlanda come andranno, visto che lì la cannabis terapeutica è illegale? In Irlanda infatti non avrà più a disposizione questo olio che gli ha cambiato la vita, il visto per gli Stati Uniti sta per scadere. Ecco perché la mamma Yvonne ha lanciato una petizione online su change.org in modo che si possa modificare la legge irlandese. Al momento ha già raccolto circa 3.000 firme.