Meloni: «25 miliardi di coperture per il piano natalità»
La leader di Fdi a margine dell'evento organizzato dalle associazioni del Family day presenta «il più imponente piano di sostegno alla famiglia»
ROMA - «25 miliardi di euro di coperture economiche su un piano che complessivamente ne costa 15 miliardi, quindi con qualche possibilità di sforare. Il 30% dei soldi che prendiamo dall'Europa secondo noi deve essere destinato alla natalità. Ci sono più o meno 7 miliardi di euro che si possono ricavare con iniziative togliendo il tetto al limite del contante ma mettendo una tassa all'utilizzo del contante sopra i 5.000 euro, ci sono diverse coperture molto serie che abbiamo immaginato e messo in piedi, che raccontiamo ovviamente nel momento in cui raccontiamo i provvedimenti». Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, a margine dell'evento organizzato dalle associazioni promotrici del Family day a Roma.
Fdi ha messo la centro del programma del centrodestra la natalità
«Fratelli d'Italia - ha aggiunto - è il partito che ha chiesto alla coalizione di centrodestra di mettere come primo punto del programma il più imponente piano di sostegno alla natalità che si sia mai visto. È la più grande questione economica che ha l'Italia e noi abbiamo un pacchetto molto articolato di iniziative che va dagli asili nido gratuiti aperti fino alla sera e aperti l'estate, al reddito d'infanzia che aiuta le famiglie con bambini fino a 6 anni d'età, una serie di iniziative per incentivare le aziende ad assumere donne in età fertile perché non siano più discriminate, prodotti per la prima infanzia fuori campo iva, il latte in polvere se una mamma non può allattare te lo deve passare il servizio sanitario nazionale, insomma uno schema di iniziative che se messe in piedi potrebbe invertire i dati sulla demografia». «Penso sempre - ha concluso - che la politica e la religione siano due cose che non necessariamente debbano camminare insieme, lanciamo un'Opa su quella parte di italiani che credono nella tradizione, nella difesa della nostra cultura, nella difesa della nostra identità. Chiediamo il voto di quegli italiani che non credono che in questa società debba vincere la cultura della morte, che non credono che i capricci devono essere per forza diritti, che credono nelle cose di laico buon senso che nell'Italia di questo tempo si vogliono negare».
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