29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Governo Gentiloni

Gentiloni: «Siamo gigante dell'export 'nun ce se crede'»

Il premier, nella conferenza stampa di fine anno, usa una frase in romanesco per riassumere i dati economici raggiunti dal Paese

ROMA - «Siamo tra i quattro o cinque giganti dell'export 'nun ce se crede'. Dovremmo esserne tutti più consapevoli». Il premier, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di fine anno, usa una frase in romanesco per riassumere i dati economici raggiunti dal paese. In particolare sulle vendite all'estero il saldo del 2017 mostra una crescita di 50 miliardi rispetto all'anno scorso. Sul deficit pubblico l'Italia ha le carte in regola. Lo ha detto il premier.

Debito stabilizzato
«Chi affronterà il Def - ha detto - lo vedremo. In generale noi siamo riusciti nel corso di questi anni a stabilizzare il debito e poi ad avviare un sia pur simbolico percorso di abbassamento del debito, già previsto nei bilanci 2018-19-20, anche se alcune circostanze economiche generali potrebbero aiutare questo sforzo. Quanto al deficit - ha aggiunto - io credo che l'Italia abbia le carte più che in regola e insisto nel dire che questo è stato compatibile con politiche di sostegno allo sviluppo. Tenere la barra sul deficit non ha avuto effetti drammaticamente depressivi». La regola europea sul limite del surplus commerciale al 6% è poco rispettata ed è un errore. Lo ha detto Gentiloni. «Ci sono regole europee che riguardano deficit e surplus. Purtroppo è poco applicato il tetto del 6%. E' un errore consentirlo, persino per i paesi che ne sono protagonisti. Noi rispettiamo le regole e vorremmo che fossero rispettate da tutti».