29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Corruzione

Corruzione, Cantone: urgente una legge per tutelare i whistleblower

Cantone ha firmato la petizione a sostegno della legge sulla tutela del whistleblower, promossa da Riparte il futuro e Transparency International Italia, per sollecitare l'approvazione di una legge

ROMA - "E' necessario" che il Senato approvi entro la fine di questa legislatura la legge sulla tutela del whistleblower, cioè di quei lavoratori di aziende o enti pubblici che segnalano una possibile frode, un pericolo o un serio rischio per l'ente o la società dove prestano servizio. Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, ha firmato la petizione a sostegno della legge sulla tutela del whistleblower, promossa da Riparte il futuro e Transparency International Italia, per sollecitare l'approvazione di una legge a favore dei whistleblower, già approvata dalla Camera e incagliata in Senato. Sono state già raccolte oltre 60mila e oggi è previsto un incontro col presidente del Senato, Pietro Grasso.

"Passo avanti necessario"
"Non si tratta di tutelare chi denuncia anonimamente, il wistleblower è un soggetto che ci mette la faccia. Chiudere questa iniziativa legislativa sarebbe un gesto importante da parte del Parlamento" ha spiegato Cantone. E poi una norma a tutela del whistleblower "va fatta anche per sfatare l'idea che qualcuno vuole far passare che qui si sta facendo delazione. La riforma è indispensabile e noi la riteniamo un passo avanti necessario nella lotta alla corruzione".

Neanche il nome in italiano...
"Le esperienze pratiche dimostrano molto spesso che chi denuncia si trova isolato all'interno del proprio lavoro e all'esterno. Non essendoci una tutela il lavoratore rischia di avere danni significativi. Questo è un istituto che fa fatica ad essere inserito nel nostro panorama culturale - ha aggiunto Casntone - non è un caso che non riusciamo a trovare nemmeno un nome in italiano, perchè tutte le parole tradotte dall'inglese finiscono per avere un'interpretazione negativa e poi perchè da noi chi collabora viene considerato un delatore, un personaggio poco affidabile che mette in discussione l'armonico funzionamento degli uffici".