27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Enti locali

Il sindaco che ha disertato l'incontro con Mattarella: «Basta parole, servono fatti»

La visita del presidente della Repubblica al Rettorato dell’Università di Camerino, dove ha incontrato i primi cittadini dei comuni terremotati della provincia di Macerata è stata anticipata dalla protesta di uno di loro, Filippo Saltamartini

MACERATA – La visita del presidente della Repubblica al Rettorato dell’Università di Camerino, dove ha incontrato i sindaci terremotati della provincia di Macerata è stata anticipata dalla protesta di Filippo Saltamartini, il primo cittadino di Cingoli, uno dei comuni del cratere sismico, che se n'è andato poco prima dell'arrivo del capo dello Stato.

«Dopo tre mesi ancora nulla»
Parlando con i giornalisti presenti, Saltamartini ha spiegato il suo gesto di dissenso pubblico: «Pensavamo ci fosse un confronto, che si potessero dire quali sono i problemi del territorio. Invece il protocollo prevede che possa intervenire un solo sindaco». Appreso il fatto di non poter interloquire con il presidente della Repubblica, il primo cittadino di Cingoli è quindi uscito dall'università. «Ascoltiamo discorsi istituzionali e dopo tre mesi dal terremoto i problemi del territorio non sono risolti. Ho delle frazioni isolate da tre mesi a causa di un ponto crollato, con gli abitanti disperati. Ho delle imprese che rischiano di fallire e ancora non si capisce con chi bisogna avere il rapporto istituzionale». Il primo cittadino ha concluso rivendicando il suo ruolo di sindaco e ricordando che i comuni «fanno parte della Repubblica».

Mattarella: "Avete diritto a tutto l'aiuto possibile"
Intanto Mattarella nel suo discorso (qui il video) ha assicurato il pieno sostegno delle istituzioni ai territori colpiti dal sisma: «Avete diritto a tutto l'aiuto possibile, a tutto l'aiuto delle altre istituzioni, aiuto che si cerca di garantire in pieno. Bisogna dare una prospettiva non verbalmente e in modo illusorio» ma concretamente alle persone, ha sottolineato il capo dello Stato. «Ogni volta - ha continuato - è richiesto di più e l'impegno che voglio esprimere è che questo di più venga soddisfatto, ci sono anche problemi finanziari: i Comuni nelle condizioni di contabilità in cui si trovano non possono affrontare emergenze così straordinarie e neppure le altre istituzioni come le Regioni» ma «il governo per quello che ne so ha intenzione di provvedere con un ulteriore provvedimento che riguardi procedure e risorse».