26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Torino

Torna il Cimento Invernale «Orsi Polari»: il tuffo nel Po compie 120 anni

Chiunque può tuffarsi nel Po, a patto che soddisfi due semplici requisiti: essere in buona salute e pieni di coraggio. Il veterano? Sergio Marzorati, 95 anni

TORINO - L'inverno non è fatto soltanto per coprirsi. Come tutti gli anni, infatti, l'ultima domenica di gennaio, un gruppo di coraggiosi abbandona sciarpe e cappelli e si tuffa nel Po: sono i partecipanti del Cimento Invernale «Orsi Polari», incuranti delle temperature rigide e pronti, come ogni anno, a sfidare il gelo. La manifestazione, organizzata dalla Rari Nantes Torino a partire dal 1899 senza interruzioni, è in programma domenica 27 gennaio alle ore 10 (con ritrovo alle 9) nella sede del Circolo Canottieri Caprera, in corso Moncalieri 22, a Torino. 

La centoventesima  edizione del tuffo nel Po

Prima di buttarsi nel fiume, come sempre, i temerari intoneranno l'inno d'Italia e si metteranno in posa per una foto di gruppo, mentre la loro impresa sarà commentata dalla voce di Walter Gerbi, storico speaker delle gare di nuoto piemontesi. Dopo il salto, come ricompensa, verranno serviti vin brulé e the caldo per tutti. Il cimento è giunto ad un traguardo importante;  questa del 2019 sarà infatti la centoventesima edizione. Si tratta di un successo che dura nel tempo, dimostatrato dai numeri sempre più alti delle persone che scelgono di farne parte. Il tuffo, partito come un folkloristico evento di nicchia con poche decine di partecipanti, ne ha contati negli ultimi anni centinaia, fino ad arrivare al record assoluto del 2018 di ben 151 Orsi Polari provenenti da tutta Italia e acclamati da centinaia di tifosi e curiosi sulle rive del Po. 

Chi può partecipare e come

Chiunque può tuffarsi nel Po, a patto che soddisfi due semplici requisiti: essere in buona salute (è necessario presentarsi con ubn certificato medico di sana e robusta costituzione non antecedente a 30 giorni dall'evento) e pieni di coraggio. La dimistrazione? I numerosi bambini e ragazzi che puntualmente affollano la riva del fiume e soprattutto Sergio Marzorati, veterano del gruppo che a 95 anni non ha nessuna intenzione di rinunciare alla prova.  La tradizione del cimento invernale va avanti, come detto, dal 1899 senza interruzioni, nemmeno le guerre lo hanno fermato. Tutto iniziò da un'idea del Colonnello Nino Vaudano, fondatore della Rari Nantes Torino e uno dei promotori del nuoto italiano alle origini. Manifestazioni come questa contribuirono a far nascere, all'inizio del Novecento, l'amore per il nuoto, disciplina all'epoca ignorata dalla stragrande maggioranza della popolazione, in Piemonte e in Italia. Ora, 120 anni dopo, il mondo è cambiato, il nuoto è lo sport più praticato in Italia, ma gli Orsi Polari mantengono lo stesso spirito.