19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Crollo ponte A10 Genova

Svelati i tempi per la demolizione e la ricostruzione del ponte di Genova

Il sindaco Marco Bucci parla di «lavori che inizieranno prima di Natale», mentre il governatore Giovanni Toti garantisce che il viadotto sarà «pronto nel 2020»

Il moncone di ponente di ponte Morandi
Il moncone di ponente di ponte Morandi Foto: Luca Zennaro ANSA

GENOVA«La mia migliore opzione, se tutto fila bene, è di 12 mesi e i progetti che ho visto parlano sempre di 12-14 mesi, 15 al massimo». Lo ha detto Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione di Ponte Morandi, parlando dei tempi per la demolizione e la ricostruzione del viadotto autostradale, a margine di una conferenza stampa. «Le aziende – ha spiegato Bucci – hanno presentato i loro progetti, noi non abbiamo ancora scelto». Per decidere a chi affidare i lavori «seguiremo – ha sottolineato il primo cittadino – la strada della negoziazione diretta senza pubblicazione». Secondo Bucci, procedere in parallelo con la demolizione e la ricostruzione sarebbe la soluzione ideale per risparmiare tempo perché «Genova ha bisogno del ponte in fretta. Ovviamente – ha poi precisato il commissario per la ricostruzione – prima dovrà essere concesso dalla Procura di Genova il dissequestro».

Demolizione prima di Natale
A quel punto si potrà partire con la demolizione dei monconi del viadotto rimasti in piedi, che comunque è prevista entro il prossimo mese: «Il 14, il 15 o il 16 dicembre. Certamente sarà prima di Natale, come ho sempre detto. Vogliamo che i lavori inizino prima di Natale: io farò 'carte 48' per fare in modo che sia così, perché lo dobbiamo ai genovesi. Dobbiamo fare vedere che siamo stati capaci di iniziare i lavori e sono certo che se nessuno ci metterà i bastoni fra le ruote, si potrà fare», ha precisato ancora Bucci.

Ricostruzione entro il 2020
I tempi per la ricostruzione del ponte crollato lo scorso 14 agosto sono stati confermati anche dal governatore della Liguria, Giovanni Toti: «Il ponte deve essere pronto nel 2020 o qualcuno dirà alla città di Genova per quale ragione non è pronto – ha detto il presidente della Regione e commissario per l'emergenza di ponte Morandi, a margine di un convegno a Genova – Quando tutto questo è cominciato ho detto che il percorso che la Regione aveva intrapreso avrebbe consentito alla città di riavere un ponte al massimo in 15 mesi. Il governo ha scelto un altro percorso. Fin da allora ho messo dei paletti, oggi la clessidra corre. C'è chi si assume la responsabilità delle proprie scelte e noi – ha concluso Toti – siamo qui a collaborare in ogni modo possibile».