25 marzo 2023
Aggiornato 03:00
M5s

Di Battista è pronto a tornare e dal Guatemala si difende dagli attacchi: "Pd espressione delle élite merita l'estinzione"

Dal Sudamerica Di Battista si dice pronto a tornare a dare un mano, e respinge al mittente le accuse piovutegli addosso dalla sinistra

GUATEMALA - Dibba è pronto a tornare. "Tornerò presto. Ho voglia di tornare e di dare una mano». Dal Guatemala, dove sta proseguendo il suo viaggio in Sudamerica, Alessandro Di Battista  annuncia il suo rientro nella politica e si difende dagli attacchi piovutigli addosso negli ultimi giorni. Spiega su Facebook: "Qualche giorno fa dall'Italia dei gruppi di estrema di sinistra, delle persone, hanno iniziato una campagna contro di me definendomi fascista e contattando delle organizzazioni latino-americane dicendogli: attenzione che c'è questa persona che si spaccia di sinistra ma in realtà è un pericoloso squadrista». "Io non mi spaccio minimamente come uno di sinistra, ho sempre votato a sinistra prima del M5s ma sono categorie fine settecentesche». Oggi le cose cambiate, nettamente: "Oggi la battaglia del futuro non è tra destra e sinistra ma tra chi vuole riprendersi fette di sovranità e chi ci vuole sudditi delle banche, della Bce, del Fmi. Sudditi delle notizie che scrivono certi cialtroni della stampa». Una campagna infame, "ben strutturata", che "mi ha fatto male" rivela Di Battista, perché "mi sono fatto il mazzo tanti anni qui, ho rinunciato a una barca di soldi. Chiedete a loro se lo fanno? No, però arrostiscono salamelle alla festa dell'Unità». Io però, continua, "vado avanti, ma mi è dispiaciuto perché certi messaggi denigratori sulla mia persona sono arrivati pure a persone care".

Contro di lui una campagna "ben strutturata"
E non poteva mancare la critica durissima a quella sinistra, anche italiana, che non è più sinistra da un pezzi, perché "espressione dell'élìte"."Non sono dei vostri perché sono passato dal dire al fare e non vi vota più nessuno. La sinistra viene votata ai Parioli. Capite il dramma?". "Io credo che la sinistra, per quel che resta - dice ancora Di Battista-  stia proprio morendo di arroganza. E' come se non interessasse quello che scrivo, quello che ho fatto, quelle che sono le mie idee. Interessa dire 'guardate che costui non è uno di sinistra, non è dei nostri'». Poi l'avvertimento: "Così morite, morite di arroganza e di elitarismo, scomparite, lo dico anche con dispiacere perché dovrebbe esistere una opposizione». "Questi rimasugli, queste frattaglie di sinistra provano a proteggere un orticello sempre piu' morente - continua -. Restate in quattro gatti. Potete fare qualche numero su internet grazie a me, ma le vostre battaglie politiche perdono di efficacia».

"Traditori"
Eppure c'è "questo atteggiamento triste». Anche di tanti sostenitori del Pd che "a questo punto" è un partito che "merita l'estinzione politica" perché "ha tradito ogni cosa e oggi continua a tradire». "Chi si professa di sinistra anziché essere contento che per la prima volta dopo tanti anni si fa una manovra che non toglie a qualcuno ma cerca di redistribuire qualcosa, anziché gioire e dire 'a me fa schifo il M5s, detesto Di Maio, detesto Di Battista, però questa cosa è giusta', no, devono andargli contro a prescindere perché è la proposta dei 5 Stelle». Conclude Dibba: "Per anni hanno parlato di sobrietà nella politica, di diritti, ma non hanno fatto un cazzo». "Auguro a questa sinistra che ha tradito una pronta estinzione politica perché ve la meritate perché anche se fate i compagni avete difeso sempre il grande capitale".