29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Cronaca

Arrestata una coppia di nomadi: rubavano nelle case degli anziani

I carabinieri della Toscana mettono le manette a un marito e a una moglie appartenenti al gruppo dei Caminanti di Noto, specializzati in furti e truffe

Le automobili dei carabinieri impegnate in un'operazione nell'immagine di repertorio
Le automobili dei carabinieri impegnate in un'operazione nell'immagine di repertorio Foto: ANSA

PIENZA – Arrestata una coppia di coniugi siciliani di Siracusa, appartenente al noto gruppo nomade Caminanti di Noto, specializzato in furti e truffe ai danni di anziani. I due pregiudicati nell'aprile del 2018, a Pienza, si sottolinea, e avevano consumato un furto in abitazione ai danni di due anziani novantenni, sottraendogli 2500 euro. Nella circostanza la donna, che si era presentata ai due anziani ben vestita e con modi affabili, dopo essersi finta una operatrice del comune, aveva distratto le vittime e con una mossa fulminea aveva sottratto loro 2.500 euro in contanti, dileguandosi subito dopo in compagnia del suo complice.

Fregati dall'automobile
A tradirli è stata l'autovettura utilizzata dalla coppia, una Alfa Romeo Mito di colore bianco, intestata alla donna, la cui targa veniva ripresa da alcune telecamere di sorveglianza dell'area, permettendo ai Carabinieri della Stazione di Pienza e del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Montepulciano di indirizzare subito nella direzione giusta le indagini, di acquisire altri elementi di prova e, infine, di individuare senza alcun dubbio nei due consorti siciliani, già noti alle forze dell'ordine per i loro precedenti di polizia, gli autori del reato. Gli elementi raccolti a carico dei due erano tanti e tali da consentire al pubblico ministero titolare delle indagini di richiedere e ottenere dal Gip del Tribunale di Siena un'ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dei due 53enni siracusani, S.P e S.G. Dopo pazienti ricerche, protrattesi per diversi giorni in Toscana e Sicilia, alle prime luci dell'alba del 13 settembre i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Montepulciano hanno localizzato i due coniugi mentre si aggiravano per la zona di Scandicci.

Posto di blocco
Sorvegliando per diverse ore alcuni punti delle principali arterie stradali di quella zona, i militari dell'Arma sono riusciti a bloccare i malviventi ed arrestarli sull'autostrada per Livorno, nel comune di Empoli. A quel punto per i due si sono aperti i cancelli della casa circondariale di Sollicciano. Quello dei Caminanti di Noto è un fenomeno criminale che si sta facendo sempre più serio. Una volta del tutto nomade, il gruppo da tempo si è stabilito a Siracusa e nel limitrofo comune di Noto. In origine facevano i venditori ambulanti o i mestieri di arrotino, calzolaio e rigattiere. Da qualche decennio, invece, gli appartenenti al gruppo sono per lo più dediti a determinati reati contro il patrimonio, quali truffe, piccole rapine e furti ai danni di anziani. Ordinati secondo rigide regole interne, si uniscono in matrimonio solo tra loro, non delinquono sul territorio di origine e si spostano lungo la Penisola utilizzando camper o specifiche vetture di appoggio, colpendo nelle regioni dell'Italia Centrale e nel Nord-Est. Non è pertanto la prima volta che i Caminanti di Noto agiscono nella Val d'Orcia o in Val di Chiana. Infatti, già nel 2016, dopo un'accurata indagine, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montepulciano aveva arrestato su ordinanza di custodia cautelare un caminante di 50 anni, responsabile di una decina di truffe in danno di donne e automobilisti anziani, usando la tecnica cosiddetta dello specchietto, secondo cui si fa credere ingegnosamente al malcapitato automobilista di turno di aver causato con una manovra maldestra dei danni a un altro veicolo. A quel punto il truffatore chiede seduta stante alla vittima un ragionevole risarcimento in via bonaria, per evitarle l'aumento dell'assicurazione. Le truffe all'epoca furono consumate a Chiusi e nella limitrofa frazione Montallese; una di queste addirittura era sfociata in un'estorsione. Sempre nel 2016, stavolta a Montepulciano, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri avevano arrestato in flagranza di reato un altro caminante, che aveva truffato un turista tedesco dal quale, con la tecnica dello specchietto, era riuscito a farsi consegnare 300 euro in contanti.