19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Industria

Ilva, gara «irregolare», ma non si può annullare. Per Di Maio è il «delitto perfetto»

Arriva il parere dell'Avvocatura dello Stato richiesto dal ministro dello Sviluppo economico, che svela le criticità del bando. Calenda: «Confusione e dilettantismo»

Il ministro del Lavoro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio durante la conferenza stampa sulla questione dell'Ilva di Taranto
Il ministro del Lavoro dello Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio durante la conferenza stampa sulla questione dell'Ilva di Taranto Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA«Sono qui a spiegarvi che su Ilva è stato commesso un delitto perfetto». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, illustrando il parere dell'Avvocatura di Stato sulla gara per l'aggiudicazione dell'Ilva. C'è «pochissimo di regolare in questa gara», ha aggiunto Di Maio. Ma, ha aggiunto Di Maio, «non basta l’illegittimità di un atto per annullare la gara: serve anche l’interesse pubblico da tutelare». Sull’assenza di rilanci nell’ambito della procedura di gara «c’è stato eccesso di potere come citato dall’Avvocatura», ma per annullare la gara occorre «dimostrare che non si è fatto fino in fondo l’interesse di Stato e cittadini».

Tutti i vizi della gara
«Nella serata di ieri sono arrivate le 35 pagine del parere dell'Avvocatura dello Stato, che avevo richiesto lo scorso 7 agosto. Il parere affronta sia le criticità rilevate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione che alcuni ulteriori profili segnalati all'attenzione dell'Avvocatura». Lo afferma in una nota lo stesso Di Maio. «Persistono forti criticità – prosegue – e nuovi elementi fondamentali che porterebbero al sospetto di illegittimità dell'atto. Il profilo più rilevante è legato a 'eccesso di potere' e cioè al cattivo esercizio dello stesso, non essendo stato tutelato il bene comune e il pubblico interesse a causa della negata possibilità di effettuare rilanci per migliorare l'offerta». Tra le altre cose, spiega Di Maio, l'Avvocatura «evidenzia una possibile lesione del principio di concorrenza: lo spostamento del termine al 2023 per l'ultimazione degli interventi ambientali avrebbe dovuto suggerire una proroga del termine per la presentazione di ulteriori offerte. E in relazione alle tutele ambientali l'estrema importanza di ambiente e salute richiede altri necessari approfondimenti in materia». Dunque la gara per l’aggiudicazione dell’Ilva «è un delitto perfetto, è una gara fatta male che ha dei vizi, ma sappiamo che i sindacati devono parlare sempre con Mittal. Mittal è sempre stata corretta, il delitto perfetto è stato commesso dallo Stato. Il termine massimo – ha precisato il ministro – è il 15 settembre. Entro il 15 settembre saremo al tavolo con sindacati e Mittal». Domani si terrà una conferenza stampa al ministero dello Sviluppo economico.

Risponde il predecessore
Su Twitter è giunta la replica dell’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda: «Caro Luigi Di Maio il delitto (im)perfetto è il tuo verso la nostra intelligenza. Se la gara è viziata annullala. Potremmo se ci fosse qualcuno interessato e le altre fesserie del genere che ci stai propinando da mesi, dimostrano solo confusione e dilettantismo», ha concluso Calenda.