«Musei gratis ma non solo la domenica»: il ministro alla Cultura spiega il suo (vero) piano
Dopo le polemiche per la notizia dell'addio alle domeniche gratis, Alberto Bonisoli precisa: «Si può fare di meglio». Il M5s: «Gratuità non in discussione»
MILANO - «Quello che ho detto è che le domeniche gratuite vanno superate: sono state una grande e bella cosa all'inizio per promuovere i musei, con tante persone che sono andate nei musei, ma adesso ci sono opportunità per fare di più e meglio quello che abbiamo fatto fino ad adesso e quindi abbiamo questa possibilità di fare qualcosa di nuovo». Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli in un video intervento pubblicato sulla sua pagina Facebook a proposito del tema delle domeniche gratuite nei musei italiani. «Questo vuol dire - ha aggiunto Bonisoli - che magari si potrà differenziare per giorni della settimana, per stagioni, per tipologia o fascia di orari e soprattutto adattarsi alle singole specificità, perché Milano non è Pompei».
«La gratuità sarà aumentata»
"La gratuità, che è importante, resterà» ha concluso il ministro «e anzi sarà pure aumentata per fare sì che attraverso una valorizzazione intelligente si possa rendere fruibile il nostro patrimonio ai cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni economiche. Questo è un nostro impegno e continuerò in futuro». Ci saranno, quindi «più giornate con i musei gratis e meno file per i cittadini che vorranno approfittarne» ha poi precisato la capogruppo M5s della commissione Cultura alla Camera Alessandra Carbonaro. A proporle, «con il supporto del ministero, saranno in autonomia i direttori delle singole strutture, che conoscono meglio di chiunque altro gli afflussi, l'utenza e le specificità di ciascun museo». L'esperienza della visita «sarà così migliore sia per i cittadini che per i turisti. Non aboliamo nulla: facciamo di più e meglio!».
Cosa cambierà
«I musei resteranno per tutti ma evitando che chi li visita gratuitamente debba rinunciare alla qualità dell'esperienza» ha spiegato Carbonaro. «E non è un caso che un plauso alla decisione di rilanciare su nuove basi l'iniziativa sia giunto proprio dai direttori dei musei, che hanno anche parlato di speculazioni denunciando, come ha fatto il direttore degli Uffizi Erike Schmidt, che addirittura in alcuni casi c'è chi si fa pagare per accompagnare i visitatori al museo nei giorni in cui la visita è gratuita».
«Non in discussione diritto a fruizione gratuita musei»
Sul tema è intervenuta anche la capogruppo M5S e vicepresidente della Commissione Cultura del Senato, Michela Montevecchi: «In merito alla polemica sulla presunta soppressione delle gratuità nei musei, è necessario sgombrare il campo dall'equivoco che sia stato messo in discussione il diritto alla fruizione libera e gratuita del proprio patrimonio culturale da parte dei cittadini. Il Movimento 5 Stelle ha sempre affermato chiaramente - prosegue - che la cultura è un bene essenziale dei cittadini, oltre che un patrimonio collettivo, pertanto si tratta di riorganizzare il sistema di fruizione di musei e siti puntando alla qualità dell'esperienza, soprattutto se la intendiamo in chiave educativa. Per farlo nel modo migliore il Ministero è bene che si coordini con i direttori dei musei e con le realtà in cui sono in corso iniziative in materia, affinché si possa elaborare una proposta efficace e condivisa».