19 aprile 2025
Aggiornato 03:30
Immigrazione

Roberto Fico incontra le 'Mani rosse': «Avete ragione, la Libia non è un posto sicuro»

Il presidente della Camera torna a criticare l'operato del governo sul fronte immigrazione. E lo fa incontrando i contestatori di Matteo Salvini

ROMA - Prima la questione dei porti chiusi. Poi quella dell'accoglienza. Roberto Fico torna a parlare della questione immigrazione e, soprattutto, a criticare l'operato del governo. Ma, cosa che potrebbe mettere in difficoltà i rapporti tra Lega e Movimento 5 stelle, lo fa andando a incontrare i contestatori di Matteo Salvini, quelle 'mani rosse' che da giorni presidiano il Viminale. «La Libia non è un posto sicuro, molti migranti sono tenuti in luoghi in cui non c'è un minimo rispetto dei diritti umani» ha detto ieri il presidente della Camera Roberto Fico incontrando in piazza Montecitorio un gruppo di attivisti. A uno dei manifestanti che gli faceva però notare diverse posizioni nel governo Lega-M5s sul tema, a partire dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, Fico ha risposto «Ognuno...», non terminando però la frase. E quei puntini sospensivi potrebbero fare tutta la differenza del mondo.

Fico contro Salvini
Per il presidente della Camera «è molto giusto porre il tema in modo serio in Unione europea, i morti in mare ci sono stati e non è possibile che l'Ue non prenda la situazione in mano. E non accetto che ci siano Paesi come quelli di Visegrad che non prendono quote». Poi, ha tenuto a ricordare che «l'impegno mio c'è da sempre e continua ora». Obiettivo: «Far diventare la Libia un Paese più sicuro, diciamo nei prossimi dieci anni, e rispettare i diritti umani». Nel frattempo nel Paese i «centri vanno chiusi, nessuno deve andare in un centro che non sia sotto l'egida dell'Unhcr o dell'Oim». E poi serve che in Europa l'accoglienza sia «sistemica».

«Il razzismo va sempre combattuto»
Alcune ore prima, in una dichiarazione a margine di un convegno a Montecitorio, il presidente della Camera ha parlato invece di quell'emergenza razzismo che i media e le opposizioni stanno denunciando da giorni: «Il razzismo va sempre combattuto, senza esitare un secondo», «al di là del fatto» che ci sia o meno un'escalation di violenza razzista in Italia «anche se ci fosse un solo episodio di razzismo oggi va combattuto senza se e senza ma».