Caritas, buchi per oltre un milione: condannati due sacerdoti
Don Renato Rosso e don Carmelo Licciardello sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 8 mesi e un anno e 10 mesi e 700 euro di multa (pena sospesa). Assolta l'ex segretaria Antonella Bellissimo

SAVONA - Don Renato Rosso e don Carmelo Licciardello sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 8 mesi e un anno e 10 mesi e 700 euro di multa (pena sospesa) al termine del processo per gli ammanchi da un milione di euro dalle casse della Caritas di Albenga. Assolta invece Antonella Bellissimo, ex segretaria della Caritas e ora presidente del centro ascolto della diocesi di Albenga.
IL MILIONE - Il milione sarebbe stato prelevato da don Rosso, tramite l'ignara signora Antonella, pian piano anno dopo anno dai 5 conti della Caritas della diocesi di Albenga-Imperia
ACCUSE - Le indagini sull'amministazione assai poco chiara di don Rosso, direttore Caritas dal 2005 al 2012, e di don Licciardello, allora sacerdote a Ceriale, sono iniziate due anni fa e hanno portato all'accusa di concorso in appropriazione indebita, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nei confronti di don Rosso. Accusato "solo" di concorso di appropriazione indebita don Licciardello.
IN PARTICOLARE - L'accusa di malversazione ai danni dello Stato era partita per il contributo di 32 mila euro della Regione incassato da Rosso per l'acquisto di un camper; mezzo mai comprato. L'accusa di truffa aggravata per conseguimento di erogazioni pubbliche era invece riferita al finanziamento ottenuto per la ristrutturazione del chiostro di Sant'Agostino a Loano; finanziamento tuttavia già erogato dal presidente di "Color of Life». Infine l'appropriazione indebita accusata ed entrambi riguarda l'utilizzo dei 78mila euro raccolti dai fedeli per la Onlus Rishilpi, la quale si occupa di adozioni a distanza.
SOLO UN PASTICCIONE - Così si giustificava don Rosso: "Magari sono stato un pasticcione, ma in tasca non mi sono messo un euro" ben prima della sentenza e dell'arringa difensiva del suo avvocato, Andrea Frascherelli.
RISARCIMENTO - Don Rosso oltre la condanna in carcere dovrà versare un risarcimento di 561 mila euro alla Diocesi di Albenga-Imperia ed è stato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni.
ASSOLUZIONI - Per quanto riguarda Antonella Bellissimo sono cadute le accuse relative all'appropriazione indebita dei soldi destinati alle adozioni a distanza, mentre per entrambi i sacerdoti alcune contestazioni sono finite in prescrizione. Don Licciardello, soltanto in riferimento ai fatti commessi dopo il 2013, sempre in relazione all'accusa di appropriazione indebita di fondi destinati alle adozioni, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
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