19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Ambiente

Ilva, la promessa di Di Maio ai cittadini: «Taranto tornerà a respirare»

Giornata di incontri al ministero dello Sviluppo economico. Prima la delegazione Am InvestCo, poi quella dei cittadini del capoluogo pugliese

ROMA - Prima l'incontro con la delegazone di AmInvestco, alla quale hanno partecipato il ceo di Arcelor, Lakshmi Mittal, il figlio Aditya Mittal ceo di Arcelor Europa e presidente e cfo di Arcelor. Nella delegazione anche il il vicepresidente di AmInvestco, Matthieu Johl e il responsabile di Arcelor Europa Gear van Poelvoerde. Poi quello con una serie di associazioni ambientaliste arrivate da Taranto. Al centro dei due incontri che hanno visto come protagonista Luigi Di Maio, la questione dell'Ilva. Sul tavolo, la proposta dei movimenti ambientalisti di Taranto che hanno lanciato la richiesta di abrogazione del DPCM del 29 settembre 2017 che garantisce l'immunità penale all'ILVA fino al 2023 e che inibisce la possibilità di sanzionare l'azienda in quanto rimanda a quella data l'adempimento a molte importanti prescrizioni dell'AIA. «Il nuovo governo non dovrebbe fare altro che ripristinare – di fronte alla conclamata situazione di pericolo sanitario e di danno ambientale – quelle norme di legge che i precedenti governi hanno cambiato in peggio e stravolto con decreti pro-ILVA, suscitando la contrarietà della Commissione Europea che ha già avviato una apposita procedura di infrazione per mancato rispetto della direttiva 75/2010/UE». 

Le richieste dei cittadini
«Il governo attuale - spiegano dalla delegazione tarantina - può fare molto in nome della vera legalità. Si tratta solo di ripristinare la norme a difesa dell’ambiente e della vita che i precedenti governi hanno ignominiosamente sospeso. A Taranto i bambini che si ammalano di cancro sono il 54% in più rispetto al dato regionale. Vogliamo che i bambini di Taranto abbiano le stesse tutele dei bambini di Genova. A Genova è stata chiusa l’area a caldo perché non compatibile con la salute e quella produzione è stata trasferita a Taranto. Taranto ha diritto alle stesse tutele di Genova. Per l’ILVA di Taranto – dove è in corso un processo per disastro ambientale – va pertanto fermata l’area a caldo (ancora sotto sequestro) per il semplice motivo che non è stata messa a norma, nonostante tutte le promesse fatte e nonostante tutto il tempo che avevano a disposizione».

La promessa di Di Maio: «Taranto tornerà a respirare»
Taranto deve tornare a respirare. Per questo le istanze dei cittadini e degli ambientalisti saranno tenute in considerazione nelle decisioni che saranno prese sull'Ilva, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane perché i tempi «sono stretti». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha incontrato al ministero una serie di associazioni ambientaliste per della situazione dell'Ilva. «Io ce la metto tutta e ce la metteremo tutta anche come governo. Vengo dalla Terra dei fuochi, da me muoiono ancora e il mostro ce l'abbiamo sotto terra», ha detto il ministro le cui parole sono state riprese in un video registrato durante l'incontro.

Il ministro sta studiando: «Ce la metteremo tutta»
«Io sto studiando tutte la carte» ha spiegato Di Maio: «Ce la metteremo tutta come governo, questo ministero è al lavoro dalla mattina alla sera per studiare tutte le carte, piano industriale e piani finanziari e quelli non accessibili prima. Faremo uno screening attento delle carte visto che i tempi sono stretti e prenderemo una decisione. La vostra presenza qui, mi dispiace se non venuto a Taranto ma capirete che se il tempo è così stretto è anche normale che chieda alla montagna di venire a Maometto, però la vostra presenza qui significa anche che sarete parte di questa decisione».

I prossimi passi del ministro
«Credo - ha aggiunto Di Maio - che nei prossimi giorni ci aspetteranno delle decisioni importanti, oggi pomeriggio incontrerò Codacons e Mittal e il presidente della provincia. Sto ascoltando tutti. I cittadini di Taranto - ha concluso- hanno diritto di respirare e questo è un diritto che io voglio garantire, ma resteremo in contatto perché nei prossimi giorni è settimane ci saranno decisioni da assumere».