29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Governo

Fratelli d'Italia sta con Salvini: «Non esistono governi neutrali»

Giorgia Meloni e Fabio Rampelli contro l'ipotesi di un esecutivo alla Monti. «Sarebbe un colpo di Stato mascherato»

Guido Crosetto, Giorgia Meloni e Fabio Rampelli al Quirinale
Guido Crosetto, Giorgia Meloni e Fabio Rampelli al Quirinale Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA - «Nel 2011 era lo spread, ora l'aumento dell'Iva: cambiano le minacce ma la volontà di calpestare la sovranità popolare è la stessa. No ad un Monti-bis, no a governi tecnici, no ad un altro colpo di Stato mascherato». Con queste parole, su Facebook, la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, quindi alla possibilità che Fratelli d'Italia possa votare la fiducia a un governo neutrale. A un governo del Presidente. Dopo la Lega Nord, quindi, un'altra forza politica del centrodestra punta al voto anticipato. Il motivo, come ha spiegato il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, è chiaro: «Non esistono governi neutrali. Il presidente della Repubblica avrebbe dovuto semplicemente dare incarico al Centrodestra che è arrivato primo, per provare a trovare una maggioranza in Parlamento. Sarebbe stato un governo di minoranza, ma con una maggioranza nettamente superiore a qualsiasi altra soluzione. Anche il governo tecnico sarebbe di minoranza, quindi perché quello va bene e il governo di centrodestra no? Il sospetto che questo governo neutrale debba essere in realtà un Monti-bis è legittimo».

Governo tecnico? Una mortificazione per la democrazia
«Se fosse incaricata una persona completamente esterna - ha aggiunto Rampelli - sarebbe innanzitutto una mortificazione per la democrazia, perché allora a che cosa serve andare a votare? Scatta il timore che ci sia un retro pensiero, che ci sia un orientamento politico, del resto Mattarella per quanto possa parlare di neutralità è espressione del Pd ed è stato voluto da Renzi».

Fratelli d'Italia punta al voto
Secondo Rampelli, «se le cose dovessero rimanere così sicuramente dovremo tornare a votare. Sarebbe preferibile farlo con una correzione della legge elettorale, introducendo il premio di maggioranza. Anche se dubito che il Pd sia disponibile da questo punto di vista. Il rischio che dopo il voto ci si possa ritrovare nella fase di stallo di oggi è alto, quindi forse il Presidente della Repubblica potrebbe fare questo anziché inventare soluzioni un po' bislacche. Forse il capo dello Stato potrebbe dire alle forze politiche, con la stessa autorevolezza con cui ieri le ha bacchettate, che va introdotto un premio di maggioranza».

Perché non dare l'incarico al centrodestra?
«All'Italia non serve un governo neutrale ma un governo capace di schierarsi con gli italiani. E il presidente Mattarella sa bene che nessun governo è neutrale. Non ci è francamente chiaro perché il Presidente della Repubblica voglia verificare in Aula se un governo di sua emanazione abbia o meno la fiducia del Parlamento ma non abbia voluto verificare se chi ha vinto le elezioni riuscisse a trovare quella stessa fiducia nelle Camere. Questo tabù di dare l'incarico al centrodestra è per noi incomprensibile e non condivisibile». Per questo, conclude la Meloni, "non ci saranno i voti di Fratelli d'Italia per un altro governo nato nei laboratori del Quirinale e incapace di dare risposte ai cittadini».