19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Governo

Toti (Fi): spero nell'asse centrodestra-M5s. E sulle aziende di Berlusconi...

Il Presidente della Regione Liguria accoglie positivamente la prudenza di Matteo Salvini

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti Foto: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI ANSA

GENOVA - "Il vertice di ieri ha ribadito cose importanti come l'unità, che non era scontata viste le 'sirene' dei grillini rivolte al leader leghista. Il programma deve essere quello della campagna elettorale». Giovanni Toti, Forza Italia, Presidente della Regione Liguria, ai microfoni di '6 su Radio 1' parla della riunione dei leader del centrodestra avvenuta ieri ad Arcore e dei possibili sviluppi in merito alle consultazioni per la formazione di un nuovo governo. "La prudenza di Salvini è giusta e scontata - prosegue poi Toti parlando del leader della Lega - andare allo sbaraglio in Parlamento con i grillini che chiudono la porta, il Pd che chiude la porta, sarebbe un esercizio di stile piuttosto inutile». Semmai, spiega Toti, rivendicare il premier per il centrodestra e cercare i voti "non vorrei fosse interpretato come andare in Parlamento a cercare di comprare voti qua e là, bensì ritornare a trattare con i partiti per trovare i voti per fare ciò che serve agli italiani".

Sì all'accordo con M5s
Sulla possibilità che il centrodestra raggiunga un accordo con il M5S, Toti precisa: "Mi auguro di sì perché è quello che hanno indicato gli elettori, si può far tutto ma la prima mossa sulla scacchiera tocca al centrodestra con il suo programma politico. Certo, gli elettori del Movimento 5 Stelle hanno avuto sempre una visione molto ostile contro Forza Italia, ma anche contro la Lega. Credo sia infantile da parte di Di Maio l'idea di scegliersi l'interlocutore all'interno della coalizione".

E le aziende del Cavaliere?
Infine, sulle teorie che ipotizzano un'apertura di Berlusconi ad un governo a guida M5S a patto che le aziende di proprietà del leader di Forza Italia vengano tutelate, Toti conclude: "Credo he Berlusconi non abbia mai ragionato su questo. Le aziende sono un patrimonio del Paese che nessuno potrebbe mettere in discussione. Penso sia una dietrologia piuttosto inutile. Berlusconi aprirebbe a un governo con i grillini solo nel caso in cui i programmi coincidessero e ci fosse un interesse reale per il Paese".