25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Genova

Spese pazze, indagine sul Comune

Nel mirino delle fiamme gialle la legislatura 2010-2017 e l'attuale. Il fascicolo è stato aperto dopo la segnalazione di una funzionaria comunale

Auto della Guardia di Finanza
Auto della Guardia di Finanza Foto: ANSA

GENOVA - Nuova inchiesta sulle "spese pazze" in Liguria, ma questa volta riguarda i consiglieri comunali di Genova della legislatura appena trascorsa, ma anche le spese dei consiglieri dell'attuale legislatura, iniziata a giugno 2017. Il pubblico ministero, Massimo Terrile, ha aperto un fascicolo per peculato dopo la segnalazione di una funzionaria comunale.

NEL MIRINO - Nelle scorse settimane gli uomini del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno acquisito documenti negli uffici di palazzo Tursi, sede del Comune. Nel mirino le spese per cene, viaggi, spostamenti e regali vari del periodo 2012-2017. Secondo la dirigente quei rimborsi sarebbero serviti a coprire spese personali e non istituzionali. Gli accertamenti sono appena iniziati, infatti non risulta iscritto ancora nessun nome nella lista degli indagati.

NON I SOLI - Gli importi utilizzati per spese personali andrebbero dalle poche centinaia di euro alle "poche" migliaia. Cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle contestate ai consiglieri regionali indagati (62 in totale) nei diversi filoni di inchiesta già aperti in procura. Da quei filoni erano emerse spese per intimo, libri, giochi, cibo per animali, pop corn, gomme da masticare, motel e viaggi in località di villeggiatura.

NOTA - Una nota del Comune chiarisce, riguardo la situazione delle sospette 'spese pazze' che «il regolamento comunale (art.49) riporta le tipologie di spese rendicontabil, per il quale può essere richiesto il rimborso. - la note prosegue - I gruppi consiliari non hanno e non hanno mai avuto disponibilità di conti corrente o liquidità, rendicontando le spese all'ufficio per la verifica, quest'ultimo decide poi se effettuare il rimbordo».