28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Emergenza clandestini

Gentiloni: «Impossibile e sbagliato promettere fine flussi migranti»

Per il premier «i corridoi umanitari rappresentano l'apertura di uno spiraglio perchè i flussi siano più sicuri e umani è la cosa giusta»

ROMA - I corridoi umanitari rappresentano «l'apertura di uno spiraglio, in un contesto in cui sappiamo che promettere la fine dei flussi migratori sarebbe impossibile ma anche sbagliato». «Indicare uno spiraglio perchè i flussi siano più sicuri e umani è la cosa giusta, ci dobbiamo lavorare insieme in questi anni». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenendo alla cerimonia per i 50 anni della Comunità di Sant'Egidio, nella basilica di San Giovanni in Laterano .

Cerchiamo tutti di prenderci cura del nostro paese
Il premier ha voluto ringraziare Sant'Egidio: «Grazie perchè vi siete presi cura delle persone, soprattutto nelle periferie del mondo, della vita. Grazie per la coerenza con cui per 50 anni avete vissuto la fede dalla parte dei più deboli, dei poveri, degli anziani, delle donne e degli uomini massacrati dalla guerra, dei migranti, animati da un senso di giustizia. Avete capito presto che domanda giustizia si traduceva in persone in carne e ossa, spesso vicine alla nostra vita, e avete scelto di stare coi più deboli. La vostra presenza ha sempre offerto alle autorità soluzioni, risposte, non solo grida d'allarme e invocazioni. Cerchiamo tutti di prenderci cura del nostro paese e di cominciare da chi ne ha bisogno», ha concluso.

Centrosinistra unico pilastro possibile
Alle elezioni «c'è una sfida tra una coalizione di centrodestra fortemente influenzata da posizioni estremistiche, e una coalizione di centrosinistra coerente e che è l'unico pilastro possibile di un futuro governo per questo Paese nella prossima legislatura. La sfida è aperta dobbiamo avere il coraggio e la convinzione di vincerla». ha detto il premier. Vincere, per Gentiloni, «è possibile: ci sono tanti elettori incerti e i punti di distacco possono essere recuperati, e una coalizione forte di centrosinsitra sarà nella prossima legislatura il pilastro di qualsiasi governabilità». Del resto, alla necessità di «una seconda stagione di riforme» l'Italia «non ha un'alternativa che non sia quella di sprofondare in un'altra crisi gravissima». Per il premier «l'Italia ha solo questa strada: non dilapidare e lanciare una nuova stagione di riforme». Dunque «abbiamo una grande occasione e anche una grande responsabilità: la responsabilità è non disperdere i risultati raggiunti, e l'occasione è una seconda stagione di riforme». Gentiloni infonde ottimismo: «Nelle ultime settimane abbiamo recuperato qualche punto sul centrodestra, ed è un bene per l'Italia. Perchè la nostra è una coalizione coerente, con le idee chiare. La sfida è aperta, anche se talvolta coloro che ne sono meno convinti sono tra le nostre fila».