19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Elezioni

Aggressione a banchetto FdI a Milano: arrestata 40enne denunciata

Alla protagonista dell'aggressione e dell'atto osceno è stato revocato l'affidamento in prova ai servizi sociali

MILANO - Gli agenti del Commissariato Scalo Romana con i colleghi della Digos della Questura di Milano hanno portato in carcere la 40enne pregiudicata che il 28 gennaio scorso era stata denunciata a piede libero con l'accusa di aver aggredito (intorno alle 18 del giorno prima) un militante e alcuni cittadini fermi al banchetto elettorale di Fratelli d'Italia in piazza Argentina, in zona Porta Venezia a Milano.

Lesioni e atti osceni
La donna era stata deferita per lesioni e atti osceni in luogo pubblico dato che si era abbassata i pantaloni e si era messa ad urinare nei pressi del gazebo allestito sul marciapiede. Domenica scorsa era stato denunciato anche un 44enne che a sua volta è stato accusato di aver aggredito alcuni cittadini e poi era fuggito insieme con la donna a bordo dell'auto con la quale erano arrivati sul posto.

Attacchi a Fratelli d'Italia
Come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, Fratelli d'Italia ha subito attacchi diversi: da Nord a Sud, Fratelli d’Italia è finito nel mirino di attivisti che faticano a rispettare l’idea degli altri. A Napoli, nel segno dell’ipocrisia «politically correct» imperante, è andato in scena l’ennesimo episodio di rispetto verso le donne «ma mica tutte, solo alcune». La faccia di Giorgia Meloni, infatti, è stata presa di mira da gavettoni di vernice rossa. A Milano, invece, una ragazza dei centri sociali ha dato libero sfogo alle sue idee urinando davanti al banchetto del partito (LEGGI QUI).

Revocato l'affidamento ai servizi sociali
Nel dare la notizia, la questura di Milano, ha spiegato che dagli accertamenti è risultato che la 40enne, che ha diversi precedenti per reati contro il patrimonio con l'affidamento in prova ai servizi sociali, «avrebbe dovuto sottostare anche alla prescrizione dell'obbligo di permanenza in casa dalle 23 alle 5 del mattino ma i controlli effettuati dalla Digos e dal Commissariato Scalo Romana presso la sua residenza hanno consentito di verificarne l'assenza». Il personale del Commissariato ha trasmesso quindi all'autorità giudiziaria l'inottemperanza della misura, richiedendo per la donna la revoca dell'affidamento in prova ai servizi sociali, con ripristino della misura detentiva ed il magistrato di sorveglianza di Milano ha disposto la revoca e la traduzione in carcere.